L’Avis picena omaggia i suoi eroi. Sono stati celebrati i super donatori

Stefano Felice: "Rappresentano vite salvate e speranze rinnovate".

L’Avis picena omaggia i suoi eroi. Sono stati celebrati i super donatori

L’Avis picena omaggia i suoi eroi. Sono stati celebrati i super donatori

Nella spettacolare cornice della Fortezza di Acquaviva Picena l’Avis Provinciale di Ascoli, insieme alle 13 sezioni comunali, ha celebrato i veri eroi del suo territorio, coloro che negli anni hanno effettuato più di 100 donazioni. Persone che hanno dimostrato un grande impegno nei confronti della causa umanitaria della donazione di sangue. Ogni donatore è stato chiamato sul palco, accolto da autorità locali e dai presidenti delle Avis del Piceno. A ciascuno è stata donata una spilla speciale e un certificato di riconoscimento, ma il vero premio è stato l’amore e il rispetto che la comunità ha riservato a queste persone speciali. "Oltre cento donazioni di sangue rappresentano molto più di unità di sangue – ha affermato il presidente provinciale Stefano Felice – Rappresentano vite salvate, speranze rinnovate e famiglie mantenute intatte. Grazie per il vostro contributo senza fine". Vi è stato poi un altro momento particolare quando sul palco è stato chiamato Giancarlo Voltattorni, onorato dal presidente dell’Avis di Cupra Marittima, Lara Amadio.

La presidente visibilmente emozionata, ha dichiarato: "Oggi siamo qui per celebrare un eroe silenzioso, le 179 donazioni di sangue di Giancarlo Voltattorni rappresentano il vero spirito della solidarietà e dell’altruismo. La sua generosità e dedizione alla causa sono diventate un faro di luce nella comunità di Cupra Marittima ed oltre". E’ stata una mattina densa di emozioni quella vissuta domenica all’interno della Rocca di Acquaviva, dove i donatori hanno ricevuto non solo il premio, ma soprattutto l’affetto e il rispetto di tutti i presenti. "Le loro donazioni non sono solo gocce di sangue – ha concluso Lara Amadio – ma sono promesse di speranze e guarigione per chi lotta contro le malattie".

Marcello Iezzi