
Gianluca Carpani (. Foto Ascoli Calcio
L’Ascoli cerca la scintilla giusta per lanciare una seconda parte del cammino che stenta ancora a decollare. Tra luci ed ombre i bianconeri stasera (avvio alle 20.30 al segnale di Manzo della sezione di Torre Annunziata) nella trasferta programmata allo storico stadio Porta Elisa contro la Lucchese cercherà di lanciare il guanto della sfida ad un avversario alle prese con un periodo e una posizione di classifica decisamente complicati. La vittoria manca al Picchio dalla gara di Legnago (0-1) dello scorso 14 dicembre. Ripreso il cammino dopo le festività natalizie infatti la formazione guidata da Di Carlo è parsa fare più fatica del previsto, nonostante l’artiglieria pesante sfoderata in attacco. Qui, da due incontri a questa parte, a comporre il tanto temibile tandem ci sono Corazza e Forte. Due profili, sulla carta, decisamente importanti per la categoria che però non sembrano ancora aver trovato la giusta sintonia. Alle tante occasioni prodotte nel corso del confronto con la capolista Entella, poi è seguito una successiva prova incolore col Milan Futuro dove lo squalo ha potuto metterci una pezza grazie ad una marcatura favorita dalla pessima scelta di tempo in uscita del portiere Raveyre.
Al di là delle singole fiammate prodotte dagli elementi più dotati tecnicamente, a questo Ascoli mancano ancora determinati meccanismi di gioco purtroppo difficili da trovare a causa di un organico mal assortito nel corso della passata estate e ad oggi non ancora potenziato adeguatamente in questa sessione invernale di mercato da parte del direttore sportivo Emanuele Righi. Nell’arco di un intero incontro a volte gli ingranaggi sembrano incepparsi nelle zone centrali del campo e sulle due corsie laterali. Nel primo caso è evidente l’assenza di una tassello importante in grado di far girare la squadra e dettare i ritmi di gioco. Nell’altro invece non si riesce a produrre gli adeguati rifornimenti e questo non agevola i terminali offensivi nel trovare la via del gol. Con il ritorno di Carpani l’allenatore, così come società e tifosi sperano di riuscire a migliorare l’andamento di una linea mediana spesso fatta a pezzi anche da avversari più modesti ma maggiormente motivati e soprattutto meglio organizzati a livello tattico. L’ultima occasione vide il trionfo (0-2 con la doppietta di Mengoni) dell’allora formazione allenata da Petrone. Il tecnico Gorgone nella sfida d’andata riuscì a beffare i bianconeri sbancando il Del Duca (1-2) in pieno recupero. Stavolta però la musica potrebbe essere completamente diversa.
Massimiliano Mariotti