"La luce del Natale porti chiarezza sul trasferimento di don Francesco". È la richiesta, scritta su uno striscione, avanzata da alcuni fedeli e operatori sanitari dell’ospedale Mazzoni nel corso della protesta pacifica, che si è svolta ieri mattina a seguito della decisione delle diocesi di Taranto e Ascoli di richiamare in Puglia, sua terra d’origine, il cappellano del nosocomio, don Francesco Simeone. Al suo posto, subito dopo Natale, arriverà don Francesco Mangani, attuale parroco nel borgo di Roccafluvione. Don Simeone, sette anni fa, partí dalla diocesi tarantina per spostarsi ad Ascoli, arrivando in una comunità scossa dalle conseguenze del terremoto. A volerlo fu l’ex vescovo monsignor Giovanni D’Ercole. Ora, però, a Taranto c’è bisogno di sacerdoti e il prete è stato richiamato "a casa". Una mossa, quella fatta dal vescovo ascolano Gianpiero Palmieri e dal suo omologo di Taranto, che ha scontentato coloro i quali si erano affezionati al cappellano. Da qui la scelta, di una ventina di persone, di protestare pacificamente ieri mattina proprio davanti all’ospedale, per poi marciare fino al duomo.
m.p.