L’appello di Italia Nostra: "Mozzano, il ponte romano abbandonato al degrado"

Il presidente Rinaldi scrive una lettera a Comune e Soprintendenza: "Servono interventi indispensabili per mettere in sicurezza la struttura".

Il Presidente della sezione ascolana di Italia Nostra, Gaetano Rinaldi ha scritto una lettera al sindaco Marco Fioravanti e al Soprintendente Marche Sud, Giovanni Issini, in merito alle condizioni in cui versa il Ponte Romano sul Rio San Giuseppe a Mozzano. "E’ veramente triste – ha scritto il presidente Rinaldi – constatare le condizioni di abbandono, di oblio e di degrado in cui versa il Ponte Romano del Rio San Giuseppe nel territorio di Mozzano. E’ uno dei tanti ponti della Consolare Salaria di epoca romana presenti nel territorio ascolano. In genere questi ponti giacciono in una condizione di abbandono, risultano sconosciti ai più, mentre nulla si fa per elaborare un progetto innovativo che ne permetta la fruizione visiva, la valorizzazione, la conservazione. Il Ponte del Rio San Giuseppe è quello che rispetto agli altri appare abbandonato ad una totale condizione di degrado e sembra che non si aspetti altro che scompaia definitivamente per esser sostituito, magari, da un manufatto in cemento destinato non a durare due millenni come i ponti romani.

Circa 30 anni or sono, sollecitati da un abitante del posto, segnalammo il pericolo che il ponte correva per la presenza sotto l’arcata del manufatto di una rilevante quantità di materiale di risulta prodotto da scavi o interventi edilizi, che avrebbe potuto determinate un effetto diga e quindi la distruzione del ponte in caso di violente piogge torrenziali. In quel caso la nostra segnalazione produsse un effetto tempestivo. In seguito, niente è stato più fatto per valorizzare questa testimonianza di civiltà. Addirittura, non si è permesso nemmeno la visione del ponte, la cui arcata è stata progressivamente coperta da piante rampicanti oscuranti tutta la vista dell’elegante manufatto e in grado di creare le sicure condizioni per minarne la sicurezza e l’integrità. Nel 2018 la Sezione ritenne di segnalare la condizione di degrado e insicurezza in cui versava il ponte. Ma purtroppo in questo caso senza che venisse adottato a riguardo un qualsiasi provvedimento. Ora la situazione è diventata veramente allarmante e non più sostenibile. Non si tratta più di sole piante rampicanti che nascondono l’arcata del ponte. Nell’alveo del Rio e presso l’arcata del ponte è presente una vera e propria foresta compatta di arbusti, alberi, piante rampicanti che oltre a nascondere completamente il manufatto formano una compatta parete che in caso di piogge eccezionali, si porrà come un ostacolo insuperabile al deflusso delle acque. Non possiamo quindi non sollecitare che gli organi competenti effettuino gli interventi indispensabili per mettere in sicurezza il ponte". Valerio Rosa