L’appello di 15 genitori: "Necessaria una residenza per la disabilità"

La lettera aperta: "Ci troviamo in una situazione non più sostenibile da famiglie stanche e senza più forze, intervenite"

L’appello di 15 genitori: "Necessaria una residenza per la disabilità"

L’appello di 15 genitori: "Necessaria una residenza per la disabilità"

Al Centro Biancazzurro verrà istituita una residenza per la disabilità gravissima? È quanto domanda un gruppo di genitori in attesa, ormai da molto tempo, di una struttura che si occupi di chi è portatore di bisogni speciali e non può in nessun modo essere trascurato dalle istituzioni. Da qui l’appello, rivolto alle autorità, affinché venga portata a termine la pratica necessaria all’avvio del servizio. "Siamo più di 15 genitori anziani con figli disabili gravi e gravissimi – recita la missiva – Ci troviamo in una situazione non più sostenibile da famiglie stanche e senza più forze". Le famiglie hanno esortato le diverse amministrazioni di Viale De Gasperi e Palazzo Raffaello ad accelerare il processo, in virtù della legge regionale 21 del 2016, che norma l’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture e dei servizi socio-sanitari nel territorio marchigiano. A San Benedetto, l’anno scorso, sono stati stanziati fondi per il progetto ‘Dopo di noi’, da farsi all’ex casa parcheggio di via Saffi. Ma ora è chiaro che c’è bisogno di ben altro e che i rappresentanti istituzionali – il presidente Francesco Acquaroli, il sindaco Antonio Spazzafumo e la dg dell’Ast 5 Nicoletta Natalini – trovino una quadra per risolvere la situazione. "C’è, a San Benedetto, una struttura residenziale in grado di funzionare da subito presso il Biancazzurro – continua la missiva – con posti letto liberi, pensata e allestita per offrire assistenza e cura ai nostri figli, che a causa delle lungaggini burocratiche - controlli, verifiche, modifiche - per noi genitori è diventata un miraggio. Ci chiediamo come sia possibile che nonostante una legge regionale chiara e specifica si continui a rimandare ciò che dovrebbe essere un diritto acquisito".

Giuseppe Di Marco