L’addio a ’Fifo’ Castelli: "Sempre nel nostro cuore"

Ieri i funerali nella chiesa di San Pietro Martire. Il sindaco Fioravanti: "Non ha mai ostentato la sua infinita conoscenza. Un amante di Ascoli".

L’addio a ’Fifo’ Castelli: "Sempre nel nostro cuore"

I funerali di Serafino ‘Fifo’ Castelli

Familiari, parenti, amici, ex colleghi di lavoro, giornalisti e appassionati del culto del Patrono Sant’Emidio, si sono ritrovati ieri pomeriggio nella chiesa di San Pietro Martire per l’ultimo saluto a Serafino ‘Fifo’ Castelli: scrittore, giornalista e redattore de Il Resto del Carlino scomparso improvvisamente all’età di 80 anni. Un’emorragia celebrale fulminante se lo è portato via in pochi giorni lasciando nel dolore la moglie Bianca Maria Franchi, i figli Grazia, Irene ed Andrea, i nipoti Luigi, Romolo e Luna, il genero Valerio e la sorella Anna. La cerimonia funebre concelebrata dal parroco don Daniele De Angelis affiancato dall’ex parroco don Emidio Fattori, dal parroco della Cattedrale Don Luigi Nardi e dal Diacono Franco Bruni, è stata veramente emozionante. Presenti il sindaco Marco Fioravanti, i componenti del Comitato dei Festeggiamenti in onore di Sant’Emidio guidati dal Presidente Giancarlo Mari e dal tesoriere Pierpaolo Di Luigi, il caposervizio della redazione di Ascoli del Resto del Carlino, Flavio Nardini e l’ex Segretario Generale dell’Ascoli Calcio ai tempi del Presidentissimo Costantino Rozzi, Leo Armillei, che aveva conosciuto ‘Fifo’ Castelli proprio quando per un periodo fece l’addetto stampa della società di corso Vittorio Emanuele. "Ho conosciuto ‘Fifo’ – ha dichiarato il sindaco – quando è diventato una delle anime portanti del Comitato per i festeggiamenti in onore di Sant’Emidio. Un amante di Ascoli, della sua storia, delle sue tradizioni, che mi ha fatto conoscere il nostro Santo Patrono non solo dal lato spirituale ma anche da quello caritatevole. Il tutto senza mai ostentare la sua infinita conoscenza, il suo sapere, operando sempre dietro le quinte. Una persona dal cuore d’oro". Don Luigi Nardi, come componente del Comitato e nel suo ruolo di Parroco della Cattedrale di Sant’Emidio ha sottolineato: "Ho sempre visto Fifo come una specie di ‘angelo custode’. Il suo amore per Ascoli e per Sant’Emidio è stato di ispirazione per tutti noi del Comitato dei festeggiamenti. Qualità umane, grande cultura, ma anche arguzia e schiettezza. Mi ha ricordato San Bartolomeo che in realtà si chiamava Natalaele un uomo molto sincero e schietto. Un uomo che quando gli dissero: ‘adesso ti presentiamo Gesù di Nazaret’ lui rispose ‘Ma come può mai venire qualcosa di buono da Nazaret’. E Gesù quando lo conobbe apprezzò l’uomo in cui non c’è falsità. E poi è diventato un suo apostolo. Fifo era così, sincero, graffiante, ma capace di riconoscere ciò che è autentico". La figlia Irene con la voce rotta dall’emozione ha voluto ringraziare i presenti ricordando l’amore del papà per la famiglia, per la sua Ascoli e per l’Ascoli Calcio. "Caro papà ci mancherai tanto – ha dichiarato – e non so come faremo senza di te". La città di Ascoli perde una gran brava persona e un eccellente giornalista.

Valerio Rosa