Taglio del nastro, ieri mattina, del nuovo e avveniristico laboratorio analisi dell’ospedale Mazzoni. Interessato da un importante progetto di rinnovamento, cucito addosso alle esigenze dell’Unità operativa complessa di patologia clinica dell’Ast che può contare, altresì, sul laboratorio dell’ospedale di San Benedetto, anch’esso sottoposto a una significativa opera di ristrutturazione ancora in corso, il nuovo laboratorio analisi del nosocomio ascolano è stato interessato da una sostanziale rigenerazione della diagnostica.
L’elemento principale del progetto di rinnovamento, motivo per cui è stato scelto questo tipo di automazione, è il modulo di DxA 5000 di Beckman Coulter, che va oltre alla semplice gestione meccanica, e quindi allo smistamento dei campioni, ma è in grado di garantire un governo intelligente dei campioni stessi e di distribuire uniformemente il carico di lavoro sugli strumenti collegati, prevenendo i ‘colli di bottiglia’ e assicurando sempre la priorità alle urgenze.
"Il laboratorio di Ascoli – spiega il direttore dell’unità operativa complessa di patologia clinica dell’Ast di Ascoli, Antonio Fortunato – è stato rinnovato, sia per quel che riguarda la scelta tecnologica di affidarsi a una automazione intelligente, sia negli spazi, nell’ergonomia dei processi organizzativi, integrando tutta l’area dell’automazione. L’innovazione tecnologica e strumentale assicura notevoli benefici anche al paziente".
"Il progetto di rinnovamento del laboratorio – evidenzia il direttore generale dell’Ast di Ascoli, Nicoletta Natalini – è stato costruito sulle esigenze dell’azienda sanitaria, ovvero per avere due laboratori analisi autonomi, quello di Ascoli e quello di San Benedetto, complementari, per l’esecuzione degli esami di base e specialistici a supporto dei reparti ospedalieri e per i cittadini prenotati a Cup".