"Potrebbe sembrare crudo, ma riflette un periodo difficile che ho attraversato. Avevo perso il lavoro, le speranze e la certezza di un domani migliore. La canzone è un grido di dolore, ma anche un inno di speranza". Così il frontman della band made in Ascoli La Rua, Daniele Incicco, giustifica la scelta del titolo provocatorio. ’Periodo di Merda’, il nuovo singolo del gruppo musicale composto da Incicco, Nascor Fischetti e Alessandro Mariani, esce oggi in tutte le radio e i digital store. Il brano, che arriva dopo ’Cinghiali’ uscito lo scorso maggio, racconta in maniera molto intima e diretta un periodo di smarrimento e di dolore.
Incicco, qual è il dolore a cui il pezzo fa riferimento?
"Principalmente il fallimento: qualche anno fa è capitato di ritrovarci senza poter lavorare, con persone che c’erano vicine che piano piano ci hanno voltato le spalle. Il Covid ha immobilizzato tutto e noi ci siamo trovati a non poter più fare il nostro mestiere. Ho avuto molta paura nel futuro vivendo dentro a questo contesto, sentivo il totale smarrimento anche del ruolo sociale che avevo come individuo. Prima ti riconoscevi come cantante, come frontman, e poi improvvisamente ti ritrovi come persona non più collocata e non più collocabile. Questa canzone è una fotografia di quel momento, di quel periodo di merda".
Un periodo concluso?
"Sì, per noi sì, ma intorno a me vedo uno sconforto generale. Insicurezza, eventi assurdi, guerre, cambiamento climatico, dipendenze: è stato ed è un periodo di merda per tante persone, per questo abbiamo voluto, insieme al regista Giacomo Triglia, un videoclip che fosse universale. Comunque, quel periodo lì ha partorito tutta una nuova pagina della nostra carriera. Ci ha permesso di cambiare radicalmente scrittura, di andare in profondità senza pensare a costruire un brano. Questa canzone è nata da sola, noi abbiamo semplicemente veicolato quella che era l’idea principale. Passare un momento del genere ci ha ridato la speranza, ci ha permesso di continuare a credere in noi stessi anche quando nessuno ci credeva, di continuare a sperare nel futuro".
Parlando di futuro, oggi esce il nuovo singolo, ma ci sono in serbo altre novità?
"Sì, stiamo lavorando ad una serie di singoli, ma soprattutto stiamo intensificando il nostro rapporto con chi ci ascolta. Abbiamo addirittura deciso di costruire un palco nel bosco, in un luogo folle, dove però potremo avere un contatto diretto con le persone che vogliono condividere un momento con noi. Una sorta di ritorno alla natura, ritorno alla sincerità".
Ottavia Firmani