MATTEO PORFIRI
Cronaca

La rinascita di Gubbini. Grande paura un anno fa: “Il peggio è alle spalle, ma mi manca cavalcare”

Quintana, il campione di Porta Tufilla e quel terribile incidente: “Mi ritengo fortunato ad essere ancora qui. Con Ascoli c’è un legame speciale”

Il campione di Porta Tufilla Massimo Gubbini

Il campione di Porta Tufilla Massimo Gubbini

Ascoli, 5 giugno 2024 – Trecentosettanta giorni. Tanto è trascorso da quando la sua vita è cambiata in un attimo. In pochi secondi tutto è crollato. E i segni del destino sono ancora evidenti sul suo volto. Ma ha avuto la forza di rialzarsi. E c’è riuscito. Come pochi. Come un vero ‘gladiatore’. Mai soprannome fu più appropriato. Massimo Gubbini, proprio un anno fa, vide concludersi (con ogni probabilità) la sua carriera da cavaliere. Ma il campione di Porta Tufilla, che ad Ascoli vanta record su record, tra cui quello della pista ottenuto nel luglio di due anni orsono in sella a Trentino (48,6 secondi), si è messo alle spalle il terribile incidente del primo luglio 2023, avvenuto durante le prove di Foligno, e ha cominciato una nuova vita. Ora è il responsabile della scuderia rossonera. Il suo legame con la Quintana ascolana (vinta otto volte) resta più forte che mai e la prossima settimana sarà al campo dei giochi per affiancare il cavaliere (e amico) Denny Coppari nella giostra in notturna.

Gubbini, innanzitutto come sta?

“Meglio, dai. Il peggio è alle spalle e mi ritengo fortunato ad essere ancora qui. Quella sera avrei potuto anche morire. Ho imparato ad accettare quello che è avvenuto e cerco di abituarmi alla mia nuova vita. Sono riuscito a trovare nuovi stimoli e questo mi aiuta ad andare avanti. Però, di certo, meno ripenso a quell’incidente e meglio è”.

Ha più rivisto il video della caduta?

“Sì, ma soltanto una volta. Però, dalle immagini, non mi sono reso ancora conto di come tutto ciò sia potuto accadere. Ma, ripeto, non pensiamoci più e andiamo avanti. Da quel momento non sono più salito a cavallo e questo mi dispiace. Mi manca tantissimo la mia vita di prima. Ma non posso farci nulla. Sono qui, a parlare con voi: cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno”.

Lei ha legato indissolubilmente il suo nome alla Quintana ed è molto amato dagli ascolani, che alle ultime prove cronometrate le hanno tributato un lungo applauso. Che effetto le ha fatto?

“Devo ammettere che Ascoli mi ha sempre voluto bene. E ringrazio davvero tutti per l’affetto mostrato nei miei confronti. Sono stato accolto bene sin dall’esordio, nel 2008. In questo anno complicato, per me, è stato importante percepire la vicinanza di tutti, dai ragazzi di Porta Tufilla ai miei familiari, senza dimenticare ovviamente i tanti ascolani che mi hanno riempito di chiamate e messaggi”.

Si avvicina la Quintana di luglio, che giostra prevede?

“Mi auguro che possa essere una bella gara. Indubbiamente, Innocenzi è il favorito. Ma anche gli altri sono cresciuti molto. Però credo che dipenderà tutto da Luca. Anche Denny sta migliorando. Ha svolto una buona preparazione. Trentino è un cavallo impegnativo, ma sono convinto che Porta Tufilla correrà una buona Quintana. Staremo a vedere”.