
La Questura di Ascoli è tornata ieri a fornire la ricostruzione dei fatti riguardanti l’esposizione di uno striscione presso l’esercizio...
La Questura di Ascoli è tornata ieri a fornire la ricostruzione dei fatti riguardanti l’esposizione di uno striscione presso l’esercizio commerciale ’Assalto ai Forni’ in Piazza Arringo, suoi quali si era già soffermato il questore Aldo Fusco. In occasione del 25 Aprile erano stati predisposti complessi servizi di ordine pubblico e "gli agenti avevano il compito di segnalare tempestivamente eventuali anomalie, senza procedere autonomamente a rimozioni o interventi. Tutte le manifestazioni nella provincia si sono svolte in modo assolutamente pacifico, senza alcuna turbativa dell’ordine pubblico". La Questura ribadisce che non è stato rimosso alcuno striscione, compreso quello affisso davanti all’attività ’Assalto ai Forni’ in piazza Arringo. "Una volante di servizio, notato lo striscione, si era semplicemente avvicinata per verificarne il contenuto e riferire alla Digos. Gli agenti avevano ricevuto ordini precisi di non procedere in alcun modo alla rimozione, ritenendo il messaggio esposto pacifico e coerente con il significato della giornata" fa sapere il portavoce della Questura riferendo che durante il controllo, identificatasi spontaneamente come titolare dell’attività e autrice dello striscione, Lorenza Roiati si era avvicinata agli agenti riprendendoli con il proprio smartphone. La Questura evidenzia che l’interazione è durata pochissimi minuti, senza alcuna formale identificazione della donna e senza alcuna richiesta di rimozione dello striscione. Nella nota si precisa inoltre che un successivo intervento documentato in un video, attribuibile alla Polizia Locale, "non è stato né richiesto né coordinato dalla Questura, rientrando nell’autonomia operativa della polizia locale stessa. Infine, si smentisce categoricamente la presenza di operatori della Questura in abiti civili sul luogo dell’intervento".
p. erc.