Un quartiere in trasformazione. Monticelli, fino alla metà degli anni Novanta, era una zona completamente emarginata, del tutto distaccata dal centro e senza alcun tipo di servizio. C’erano solo dei grattacieli, che ospitavano le famiglie meno abbienti della città. Poi, a mano a mano, c’è stata una netta evoluzione, tanto che nel giro di due decenni Monticelli è diventata a tutti gli effetti una zona residenziale. Sono sorti impianti sportivi, nuove abitazioni, attività commerciali, scuole e parchi. Qualcosa, però, ancora manca. Non è tutto oro, infatti, quello che luccica. Anche se, va detto, le ultime amministrazioni comunali hanno fatto molto per rilanciare ulteriormente il quartiere e fornire un maggior numero di servizi agli abitanti. Ma c’è sempre la sensazione che si debba compiere ancora un altro passo in avanti. E’ quanto emerge, ad esempio, dal sondaggio effettuato tra i residenti. Alcuni, ad esempio, chiedono che vengano effettuate maggiori manutenzioni ai marciapiedi o negli stessi parchi verdi, dove l’erba è spesso alta e la sporcizia abbonda. Altri, invece, ritengono necessario che vengano aperti dei locali o dei centri di aggregazione destinati ai giovani. Altri ancora, poi, alzano la voce in merito all’illuminazione, che in alcune vie sembra essere insufficiente rappresentando un pericolo per la pubblica illuminazione.
Pareri contrastanti anche sulle opere pubbliche che riguardano il quartiere. A cominciare dalla riqualificazione di viale dei Platani, destinato a diventare l’arteria di immediato collegamento col ponte in costruzione, il quale condurrà a Castagneti. Il progetto prevede anche un sistema di rotatorie, per agevolare l’accesso e l’uscita alla nuova infrastruttura sul Tronto. Un intervento da circa mezzo milione di euro che, come spesso accade in questi casi, divide la cittadinanza. I lavori includono anche il completamento del tratto di ciclopedonale non realizzato precedentemente. A proposito del ponte, invece, che collegherà Monticelli all’area Castagneti, i lavori sono iniziati a settembre e dovrebbero concludersi, in base al cronoprogramma, per Natale 2025, per un costo complessivo al ribasso di 6,4 milioni di euro. L’ultimo capitolo riguarda il degrado in cui si trovano i tre sottopassi presenti nel quartiere: siringhe usate e sporche di sangue, chiazze di urina, bottiglie di birra, murales e sporcizia di ogni genere. Uno spettacolo pessimo, quello che si trovano davanti gli utenti che li utilizzano per attraversare la strada lungo l’asse principale. I sottopassi sono tre: ma uno, quello di fronte all’ospedale Mazzoni, è chiuso ormai da diverso tempo. Tante criticità, quindi, da risolvere nel corso del nuovo anno appena cominciato, per fare in modo che Monticelli possa rappresentare un biglietto da visita per la città.
Matteo Porfiri