REDAZIONE ASCOLI

La mostra di Omar Galliani: "Che legame con Ascoli"

Il maestro del disegno nuovamente protagonista nelle ‘cento torri’, a palazzo dei Capitani, da domani al 25 aprile: "Anche una parte di recente produzione".

La mostra di Omar Galliani: "Che legame con Ascoli"

La mostra di Omar Galliani: "Che legame con Ascoli"

E’ un legame profondo quello che c’è tra Ascoli e Omar Galliani – maestro del disegno tra i pochi in Europa in grado di conciliare la tradizione con la contemporaneità – nuovamente protagonista nelle ‘cento torri’, a palazzo dei Capitani, dal 14 gennaio al 25 aprile, con una bellissima mostra monografica dal titolo ‘Omar Galliani. L’eco della Sibilla’. "Come tutti quelli che appoggiano la loro azione artistica sugli elementi della tradizione – dice il curatore della mostra, Stefano Papetti –, Galliani non solo è in grado di vivere consapevolmente la contemporaneità, ma anche di prefigurare quello che verrà. Il maestro torna a Ascoli, con le sue opere, dopo una mostra realizzata vent’anni fa alla galleria d’arte contemporanea, ed è l’occasione per riconsiderare la sua produzione artistica". Risale al 2004 la prima importante esposizione delle opere di Galliani alla galleria ‘Licini’, a cui seguì, lo stesso anno, il Palio della Quintana realizzato dall’artista per la Giostra della tradizione. L’opera di Galliani è ancora presente nella mostra omaggio a Cecco d’Ascoli, allestita nel 2021, al Forte Malatesta, e da domenica sarà possibile visitare la sua mostra a palazzo dei Capitani, promossa da Zoomart in collaborazione con Galleria 2019 di Ascoli, e con il patrocinio di Regione, Provincia e Comune di Ascoli.

La rassegna, che segue la personale dell’artista emiliano conclusa da poco a palazzo Reale di Milano, si sviluppa attraverso un percorso espositivo che comprende oltre quaranta opere suddivise in sette differenti sale tematiche. Il legame con il territorio è testimoniato dall’inedita sezione realizzata appositamente da Galliani per questa esposizione ascolana – e che da essa prende il titolo – ispirata al mito della Sibilla Picena, anche nota come Sibilla Appenninica. Le sibille di Galliani sono donne di grafite con occhi serrati, colte nel profondo momento di meditazione. Sul volto di queste enigmatiche figure compare, incisa come un tatuaggio di pigmento rosso, la lettera A: l’inizio della profezia, l’origine del tutto. "Questa mostra ha dentro un nucleo di opere legate al territorio marchigiano – dice Galliani, presente ieri in città per la presentazione –, ma anche una parte di recente produzione, quella della Sibilla, e altre opere che sono legate, comunque, a una ricerca recente. Ce ne è una, che è fondamentale, di un periodo molto triste della nostra famiglia quando è mancato nostro figlio Massimiliano". "Siamo entusiasti – dice il sindaco Fioravanti – di ospitare la mostra monografica di Omar Galliani, che da tempo ha legato il suo nome alla città". L’esposizione è visitabile, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30 alle 19.30, il sabato e i festivi, dalle 10.30 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30. Costo 5 euro.

Lorenza Cappelli