OTTAVIA FIRMANI
OTTAVIA FIRMANI
Cronaca

La morsa della burocrazia: "Così si può semplificare"

Le 100 proposte della Cna per tagliare i costi: "Avviare un confronto costruttivo nel Piceno per migliorare il rapporto tra artigiani ed enti locali".

Francesco Balloni e Marco Capozi

Francesco Balloni e Marco Capozi

Risparmiare tempo e soldi sciogliendo il labirinto di vincoli, norme e potenziali sanzioni nel quale chi fa impresa vive quotidianamente. È questa la proposta di Cna a fronte delle 313 ore di lavoro, i 9.210 euro di costi e un’incidenza sulle casse del Paese che, con 43 miliardi di euro spesi ogni anno, corrisponde al 2% del Pil annuo dell’Italia. È questo il conto che mediamente le imprese si trovano a dover pagare all’anno per divincolarsi all’interno della burocrazia italiana. Ad concretizzare questi numeri arriva il nuovo rapporto dell’osservatorio Cna Burocrazia presentato a Roma, alla presenza del presidente nazionale Cna Dario Costantini, del segretario nazionale Otello Gregorini, del giudice emerito della Corte Costituzionale Sabino Cassese e, tra le altre, di una delegazione della Cna di Ascoli, presente per condividere anche sul territorio gli esiti del prezioso lavoro svolto da Marco Capozi, responsabile Relazioni Istituzionali e Affari Legislativi Cna, e dal suo staff. Uno studio che ha lo scopo di raccontare le criticità riscontrate quotidianamente dagli associati Cna e che propone ‘100 semplificazioni per liberare le energie delle piccole imprese’ con l’obiettivo di migliorare il rapporto tra imprese e pubblica amministrazione. Cento proposte che, secondo le stime, consentirebbero a chi fa impresa, anche nel Piceno, di risparmiare 50 ore di lavoro e 1.459 euro all’anno grazie a una significativa riduzione di oneri e pratiche burocratiche, con un risparmio complessivo per le imprese di 7 miliardi di euro.

Con questo scopo scende in campo Cna: "L’impegno dell’associazione va ogni giorno verso una semplificazione che consenta di rispettare le regole e di ridurre drasticamente tempo e denaro che le imprese sono costrette a destinare per la gestione di pratiche che, su scala mensile e annuale, assumono dimensioni decisamente preoccupanti - dichiarano Francesco Balloni e Arianna Trillini, direttore e presidente della Cna di Ascoli -. Le nostre 100 proposte snelliscono il lavoro della pubblica amministrazione e migliorano l’efficienza del sistema economico". Anche per quanto riguarda il nuovo bando per l’accesso ai 320 milioni di euro destinati alle imprese per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili. Il decreto ministeriale prevede una procedura a sportello gestita da Invitalia, con apertura il 4 aprile e chiusura il 5 maggio. Le imprese avranno quindi solo un mese per presentare domanda, mentre l’ente avrà 120 giorni per valutarle. "Come Cna – aggiunge Balloni – chiediamo di allungare i tempi per la presentazione delle domande a fine luglio, concedendo alle aziende un tempo congruo per la progettazione dell’impianto e la consegna della relativa documentazione".

Ottavia Firmani

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