REDAZIONE ASCOLI

La cordata di associazioni per una città più vivibile

Cinque gruppi locali si sono uniti nel richiedere al Comune "impegno nella realizzazione di azioni che migliorino la qualità della vita dei cittadini".

La cordata di associazioni per una città più vivibile

Le associazioni hanno inviato una nota anche per l’attuazione del BiciPlan

Quale sarà il futuro della città di San Benedetto? Su questo si sono interrogate 5 associazioni rivierasche, data la mancanza di una chiara visione programmatica. Le associazioni cittadine: Buon Vento, Fermiamo il Consumo di suolo, Fiab San Benedetto del Tronto, Legambiente Circolo Lu cucale, Unione Inquilini, nei giorni scorsi hanno inviato alla Città di San Benedetto un documento, a firma congiunta, in cui chiedono che l’Amministrazione si impegni nella realizzazione di azioni che migliorino la qualità della vita dei cittadini. Le priorità individuate dalle associazioni nel corso di varie riunioni partecipate sono la redazione e l’attuazione del Biciplan e del Piano di Eliminazione delle barriere architettoniche, la gestione oculata del numero dei parcheggi che ne eviti l’aumento e valuti la loro riorganizzazione a favore della mobilità degli utenti vulnerabili, l’implementazione di progetti di riforestazione urbana, il potenziamento del trasporto pubblico urbano e il monitoraggio dell’inquinamento da polveri sottili attraverso una rete di centraline. Come azione simbolica di impegno e sensibilizzazione, viene inoltre richiesta la chiusura del lungomare ai mezzi a motore per una domenica al mese. Insomma, le Associazioni chiedono all’amministrazione comunale di pianificare una città più a misura d’uomo, più vivibile.

"Ci siamo riuniti con le altre associazioni che sono sensibili alle tematiche che portiamo avanti da tempo sulla mobilità sostenibile per migliorare la vita dei cittadini – afferma Francesca Amono, segretaria di Fiab San Benedetto –. Abbiamo discusso le problematiche della città alla luce di quanto emerso nel processo partecipato del Piano Urbano Mobilità Sostenibile, del Comune cui noi abbiamo partecipato. Da qui è nato il documento che secondo il nostro punto di vista, parlo delle cinque associazioni, contiene le linee guida da perseguire. La proposta di chiudere una domenica al mese il lungomare è soprattutto un modo per avere un dialogo con gli amministratori affinché si pensi al benessere dei cittadini". Sono argomenti che una volta presi in carica dal Comune, con un piano specifico, non restino sulla carta e le associazioni auspicano di poter continuare ad avere un dialogo per arrivare all’attuazione. "Diamo molta importanza al trasporto pubblico – aggiunge Amono – che deve servire a ridurre il traffico che è un grande problema per San Benedetto in termini spazio parcheggi e qualità dell’aria. In merito a quest’ultimo argomento abbiamo chiesto di realizzare una rete di centraline per monitorare l’inquinamento da polveri sottili. Altro punto che ci sta a cuore è la riforestazione urbana affinché si aumenti la quantità di essenze arboree creando spazi di maggiore vivibilità".

Marcello Iezzi