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La coca nelle piante del vivaio, lunedì le analisi sulla sostanza

Il carico sarà portato ad Ancona, mentre i due albanesi continuano a dirsi estranei ai fatti

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Lunedì le confezioni di cocaina sequestrata dai carabinieri di San Benedetto all’interno di un vivaio di Grottammare saranno portate ad Ancona per essere sottoposte alle analisi per stabilire la percentuale di purezza della sostanza stupefacente. Intanto gli investigatori continuano nelle indagini per accertare come sono arrivati i 18,8 chili di coca nel vivaio, chi l’ha nascosta nei vasi delle piante che erano state acquistate dal vivaista albanese. Lo zio, ex sindaco di una località dell’Albania, proprietario di un vivaio nel territorio, è residente con la famiglia a Monterubbiano, mentre il nipote sta a Terra delle Aquile, dove fa l’operaio. Si erano recati ad acquistare piante in alcuni vivai della zona e le avevano riunite in quello di Grottammare, dove dovevano essere caricate. In seguito, però, è stata scoperta l’ingente quantità di coca del valore di quasi un milione di euro. Ora si lavora per stabilirne la provenienza, la destinazione e chi avrebbe dovuto caricare le piante contenenti la droga. I carabinieri hanno identificato due cittadini albanesi che erano nelle vicinanze del vivaio e di un furgone, ma sono risultati estranei. Pulite anche le rispettive abitazioni che sono state perquisite, così come erano pulite le residenze in uso al vivaista albanese che, insieme al nipote, continua a ripetere di non sapere nulla della presenza di droga nei vasi. L’avvocato difensore dei due, Vittorio Supino di Chieti, afferma che c’è ancora molto lavoro da fare per chiarire la posizione dei suoi assistiti e parla anche del corpo del reato, un borsone con nastro adesivo, pare degli arrestati, ma lo stesso nastro non sarebbe stato usato per confezionare le buste di cocaina nascoste nei vasi.