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La ciclovia del Tesino diventa realtà Collegherà il lungomare alla Statale

Aggiunto un ulteriore tratto. In questo modo non si arriverà. solo al parco Calise ma. direttamente sull’Adriatica.

La ciclovia del Tesino diventa realtà Collegherà il lungomare alla Statale

A breve avranno inizio i lavori della ciclovia lungo il torrente Tesino per opera della ditta Lupi Vincenzo srl di San Benedetto che si è aggiudicata l’appalto con un ribasso sulla base d’asta del 10,763%. Il valore contrattuale è di 94.049,90 euro compresa Iva. La novità, ufficializzata di recente, è che la Regione Marche, che finanzia l’opera, ha autorizzato l’utilizzo del risparmio di progettazione, circa 90mila euro, per allungare di qualche centinaia di metri il primo tratto che, quindi, non si fermerà più all’inizio del Parco Calise, ma si collegherà direttamente dal lungomare alla statale Adriatica. Vale ricordare che la Regione Marche come primo step ha messo a disposizione 300mila euro per la progettazione, affidata dal comune di Grottammare, capofila, al Consorzio di Bonifica, e per la realizzazione del primo tratto. Poiché il Consorzio di Bonifica aveva già a disposizione molti dati tecnici sull’asta fluviale interessata dal passaggio della ciclovia, è stato possibile un consistente risparmio che adesso sarà investito per allungare il primo tratto.

"I lavori dovrebbero avere inizio a breve – ha affermato il sindaco Alessandro Rocchi – La ditta appaltatrice avrà a disposizione un paio di mesi per eseguire l’opera".

La ciclovia del Tesino prevede un tracciato totale che si estende per circa 36 km longitudinalmente alla costa, attraversando 9 località: Grottammare, Ripatransone, Offida, Castignano, Cossignano, Force, Montalto delle Marche, Montedinove e Rotella. Si tratta di un’opera di rilevante interesse sotto il profilo turistico, economico e culturale e di sviluppo per l’intera vallata. Promuovere la bellezza del Tesino attraverso percorsi ciclopedonali e sin dall’inizio uno degli obiettivi qualificanti del Contratto di fiume, oltre alla messa in sicurezza dell’asta fluviale.

Marcello Iezzi