REDAZIONE ASCOLI

La ’banda del gatto’ colpisce ancora. Spunta una nuova testa dipinta

Su un tratto di muro nella piazzetta del Tarpato è comparsa un’altra opera che attrae visitatori e turisti. .

Su un tratto di muro nella piazzetta del Tarpato è comparsa un’altra opera che attrae visitatori e turisti. .

Su un tratto di muro nella piazzetta del Tarpato è comparsa un’altra opera che attrae visitatori e turisti. .

La ’banda del gatto’ ha colpito ancora. Nel borgo antico di Grottammare, che ospita una delle colonie feline più numerose della città, notte tempo è arrivato un nuovo esemplare. Si tratta di una bellissima testa di gatto realizzata dai soliti ignoti, montata notte tempo su un tratto di muro di fianco all’ingresso del ristorante Borgo Antico, nella piazzetta del Tarpato. Non è la prima volta che questi gatti vengono ritrovati nel territorio sambenedettese. In pochi giorni la scultura è diventata un’attrazione per i visitatori del paese alto, poiché oltre ad essere un esemplare realizzato con grande maestria, sembra proprio che il micio spunti da dietro il muro per scrutare l’ambiente circostante. Non si conosce l’autore o gli autori dell’opera, ma non vi è alcun dubbio che il ’blitz’ sia stato compiuto dalle persone che hanno installato altre teste di gatto nel molo sud e nella zona del porto turistico di San Benedetto.

Stessa mano e stessa dinamica, per cui vi è da ipotizzare che sia in corso un’espansione della ’Banda del gatto’ sul territorio rivierasco. S’infittisce il mistero sul significato che gli autori, (poiché si ipotizza che possa essere opera di più persone) intendono dare a questa simpatica operazione che va ad abbellire scorci di territorio frequentati dai turisti.

"Forse sarò fazioso perché anche il mio gatto è rosso come quello scolpito, ma trovo queste installazioni artistiche disseminate sul territorio stupende – afferma il vice sindaco e assessore al turismo Lorenzo Rossi –. I piccoli felini sono da sempre presenze tanto silenziose quanto ammirate del nostro borgo, accudite dai residenti e fotografate dai turisti. Arricchire questo immaginario con delle opere che li celebrano spuntando da alcuni angoli del vecchio incasato è un’attrazione turistica in più, che si unisce ad altri percorsi artistici scultorei e muralistici diffusi nella città".

Marcello Iezzi