
L’argomento dell’unione tra Comuni è al centro del convegno in programma venerdì. Dal sindaco Fioravanti al rettore dell’Università Politecnica delle Marche, esperti a confronto.
Una questione che viene riproposta, di tanto in tanto, quella relativa alla fusione tra il comune di Ascoli e quello di Folignano. A tale scopo, tra l’altro, si è composto nello scorso mese di dicembre anche un comitato spontaneo di cittadini appartenenti a entrambi i territori. Del tema, inoltre, si è discusso anche in occasione del congresso di Fratelli d’Italia, che si è svolto nel fine settimana al palazzo dei Capitani e che ha visto la nomina come nuovo coordinatore di Simone Anzalone. L’argomento delle fusioni tra Comuni, però, verrà sviluppato anche venerdì sera, durante l’incontro previsto per le 18 nella sala della Ragione. Un appuntamento promosso dall’amministrazione comunale, dal Coordinamento Nazionale Fusione Comuni e dal Bim Tronto. L’eventuale accorpamento dei Comuni di Ascoli e Folignano, secondo chi è favorevole all’iniziativa, permetterebbe di fronteggiare con maggiori garanzie il futuro, ottenendo vantaggi economici, fiscali e in termini di servizi. Delle conseguenze che tale decisione porterebbe, allora, si parlerà proprio venerdì al palazzo dei Capitani. All’incontro, aperto ovviamente alla cittadinanza, prenderanno parte il sindaco Marco Fioravanti, il presidente del coordinamento Antonello Barbieri, il presidente del Bim Tronto Luigi Contisciani, ma anche il professor Gian Luca Gregori (rettore dell’Università Politecnica delle Marche), l’esperto in fusioni Federico Gusmeroli, il vicepresidente del coordinamento Guido Benigni e Luigino Sergio di Unisalento, quest’ultimo esperto in ‘Governo degli enti locali’.
Non è la prima volta, comunque, che nel Piceno si parla di fusione tra Comuni. Una decina d’anni fa, infatti, furono le amministrazioni di Comunanza e Palmiano a intraprendere la strada dell’unione, ma il progetto non ebbe poi seguito e, di fatto, si arenò. Anche il borgo di Amandola, su spinta dell’ex sindaco Treggiari, era disposto a creare la ‘Città dei Sibillini’, unendosi alle vicine Comunanza e Montemonaco. Ma, anche in tal caso, non se ne fece niente. Sulla fusione tra Ascoli e Folignano, invece, c’è una forte spinta anche della politica e del mondo dell’imprenditoria. Pertanto, si tratta di un percorso assolutamente credibile e l’incontro di venerdì rappresenterà un ulteriore step verso tale direzione.
Matteo Porfiri