Le consulenze avranno un ruolo fondamentale nel processo in corso davanti al tribunale di Ascoli per la morte di Annamaria Vannicola, un’anziana sambenedettese l’incidente stradale vittima di un incidente stradale avvenuto a San Benedetto il 16 ottobre 2020. La sventurata donna fu investita all’alba da un furgone guidato da un 57enne di origini ascolane che stava effettuando consegne per conto di un’attività del settore alimentari. L’incidente avvenne in via Torino, senza testimoni oculari e senza telecamere che potessero aiutare a ricostruire l’esatta dinamica. Secondo quanto accertato dalla Polizia stradale attraverso i rilievi non c’erano segni di frenata sull’asfalto e la donna venne investita mentre aveva iniziato l’attraversamento della strada, al di fuori delle strisce pedonali, poste, rispettivamente a 32 metri più a ovest o a 57 metri più a est. Sfortuna volle che quel giorno l’illuminazione pubblica si era spenta pochi minuti prima dell’incidente mortale e quindi la visibilità era piuttosto scarsa.
L’avvocato Mauro Gionni, difensore dell’imputato, ha depositato una consulenza volta a dimostrare l’innocenza del suo assistito. Sostenendo che "la responsabilità esclusiva ricade sulla povera signora Vannicola che ha attraversato repentinamente la strada senza che l’autista del furgone potesse effettuare alcuna manovra per evitare l’impatto". Di avviso contrario i familiari della donna che si sono costituiti parte civile chiedendo un risarcimento danni all’imputato e al responsabile civile, la compagnia che aveva assicurato il furgone.
p. erc.