Intervento di recupero, ok da Ancona

La Conferenza regionale ha approvato il progetto di recupero del Palazzo dei Capitani di Ascoli e della torre campanaria, con un budget di 3 milioni di euro. L'intervento fa parte del "Nuovo Piano Ricostruzione delle opere pubbliche" e rappresenta un passo significativo per la città e le Marche.

Intervento di recupero, ok da Ancona

La Conferenza regionale ha approvato il progetto di recupero del Palazzo dei Capitani di Ascoli e della torre campanaria, con un budget di 3 milioni di euro. L'intervento fa parte del "Nuovo Piano Ricostruzione delle opere pubbliche" e rappresenta un passo significativo per la città e le Marche.

La Conferenza regionale ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per l’intervento di recupero del Palazzo dei Capitani di Ascoli, della sua torre campanaria e dell’area archeologica annessa. Si tratta di un intervento che ha un importo previsto di 3 milioni di euro e che si inserisce nel "Nuovo Piano Ricostruzione delle opere pubbliche" approvato grazie all’ordinanza commissariale numero 137 del 2023. "Quando ero sindaco di Ascoli, all’indomani delle prime scosse del 24 agosto 2016, la messa in sicurezza della torre civica rappresentò un momento delicato che affrontammo con grande tempestività - spiega il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli -. Probabilmente, se non fossimo stati così solerti insieme all’allora presidente del consiglio comunale Fioravanti, dopo il successivo terremoto del 30 ottobre, quello con magnitudo più elevata, la sommità della torre avrebbe potuto riportare seri e gravi problemi". Per Castelli si tratta di "un altro dei progetti inseriti nella nodale ordinanza 137 compie dunque un deciso passo avanti. Inutile ricordare la centralità e l’importanza che questo intervento riveste per Ascoli e per tutte le Marche, visto che si va ad agire su una delle piazze più ammirate d’Italia". Soddisfatto il sindaco Marco Fioravanti. "Si tratta di un intervento di assoluta rilevanza, a livello sia materiale sia simbolico – ha dichiarato – perché riguarda uno dei palazzi più importanti della nostra città. Ora proseguiamo con grande impegno e costanza, di concerto con il commissario Castelli, l’Ufficio Speciale Ricostruzione e la Regione Marche, nel percorso che ci sta portando a intervenire in maniera massiccia e diffusa sul patrimonio pubblico cittadino danneggiato dal sisma".