PEPPE ERCOLI
Cronaca

Impiegati nella bufera. Gita in barca a spese dell’azienda sanitaria. Aperta un’inchiesta

Il corso di aggiornamento professionale nel mirino della Procura. Blitz della polizia giudiziaria negli uffici della direzione:. acquisiti documenti e i rimborsi presentati dai nove dipendenti.

Nicoletta Natalini, direttore generale dell’Ast di Ascoli

Nicoletta Natalini, direttore generale dell’Ast di Ascoli

La Procura di Ascoli indaga sul caso della gita in barca a vela che alcuni dipendenti dell’Azienda sanitaria territoriale (Ast) ascolana hanno effettuato a maggio scorso a Pisa nell’ambito di un corso di aggiornamento professionale. Ieri mattina, agenti della sezione polizia giudiziaria della Procura si sono presentati all’ospedale Mazzoni, precisamente negli uffici della direzione dell’Ast, e hanno acquisito tutti i documenti riguardanti il corso di formazione finanziato dall’Ast, compresi i rimborsi effettuati per la gita in barca a vela, che ha generato un moto di indignazione popolare. "Nel consueto spirito collaborativo con gli organi inquirenti abbiamo consegnato i documenti richiesti", ha commentato il direttore generale, Nicoletta Natalini. Quella gita ha scatenato polemiche a non finire, sia dei sindacati che della politica; è stata giustificata dagli organizzatori come un’esperienza di ‘team building outdoor’ finalizzata "a migliorare la coesione tra i membri dell’organizzazione". L’hanno fatta nove dipendenti dell’Ast di Ascoli grazie a uno stanziamento di 4.413 euro. Era parte di un programma di aggiornamento professionale svolto nelle giornate del 17 e 18 maggio scorsi. La determina del dirigente dell’Urp comunicazione e formazione porta la data del 27 febbraio 2024, quando è stato approvato il Piano formativo aziendale (PFA) con il costo complessivo di 624.707,40 euro, comprendente anche i costi per la formazione esterna autorizzata ai singoli professionisti dai direttori delle Aree Dipartimentali Ast di Ascoli. Lo scorso 2 agosto, è stata liquidata la spese connessa alle attività di aggiornamento/formazione obbligatorie fuori sede, per la partecipazione alle stesse di 86 dipendenti della Ast Ascoli con una spesa complessiva di 43.833,03 euro.

Quando due settimane fa è scoppiato il caso, il direttore generale Nicoletta Natalini ha preso le distanze. "Non condivido e non ho autorizzato la scelta esperienziale inserita nel corso di formazione. Per questo motivo – ha detto Natalini – l’Ast chiederà ai propri dirigenti e direttori scelte di maggiore sobrietà, mantenendo, però, sempre alta l’attenzione sugli aspetti della formazione e della competenza, imprescindibili per una sanità di qualità". Sulla vicenda il gruppo consiliare del Partito Democratico ha nel frattempo presentato un’interrogazione al presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, chiedendo se era a conoscenza di questa attività formativa e come sono stati individuati i partecipanti all’attività in barca a vela. "Ritiene etico e rispettoso dei tanti cittadini marchigiani e piceni che non riescono ad avere accesso alle cure, autorizzare un’attività in barca a vela nella città di Pisa per migliorare la coesione dei membri dell’Ast Ascoli?", le domande poste ad Acquaroli dai consiglieri regionali Pd.