REDAZIONE ASCOLI

Il vescovo a Comunanza. La messa di Natale per gli operai della Beko

Monsignor Palmieri continua a dimostrare la vicinanza sua e della diocesi ai lavoratori della ex Whirlpool che rischiano il posto.

Il vescovo di Ascoli Gianpiero Palmieri celebrerà una delle messe di Natale a Comunanza per stare vicino agli operai Beko

Il vescovo di Ascoli Gianpiero Palmieri celebrerà una delle messe di Natale a Comunanza per stare vicino agli operai Beko

La messa della notte di Natale, a Comunanza, sarà dedicata agli operai della Beko che tra un anno rischiano di perdere il proprio posto di lavoro. A celebrarla sarà direttamente il vescovo Gianpiero Palmieri, ‘pastore’ delle diocesi di Ascoli e San Benedetto, che sin dai primi giorni immediatamente successivi alla decisione della multinazionale di rivedere il proprio piano industriale ha mostrato vicinanza ai dipendenti. L’appuntamento è per questa sera a mezzanotte, nella chiesa del paese.

"Si tratta di un altro piccolo segnale di vicinanza, da parte del territorio, a tutti quei lavoratori che vivranno un Natale molto triste a causa della loro condizione occupazionale – spiega il primo cittadino -. E’ la prima volta che la messa verrà officiata dal vescovo e l’intera funzione religiosa sarà dedicata proprio agli operai comunanzesi".

Nel frattempo, da parte del ministero delle Imprese e del Made in Italy non è stata ancora comunicata la data in cui si svolgerà il nuovo tavolo con i vertici della Beko Europe, i parlamentari del Piceno, lo stesso ministro Adolfo Urso e ovviamente le rappresentanze sindacali. Presumibilmente, come anticipato al termine dell’ultimo incontro, il tavolo di aggiornamento non verrà riconvocato prima di metà gennaio.

"E’ dovere della comunità cristiana far sentire la propria voce – aveva sottolineato lo stesso monsignor Palmieri qualche settimana fa, incontrando gli operai -, offrendo sostegno concreto e diventando una cassa di risonanza per queste iniziative. Città come Fabriano e Siena hanno dimostrato quanto sia fondamentale dare rilievo e il giusto tempo alle azioni che mirano a risolvere situazioni così difficili. Questo è il motivo per cui sono qui oggi: per ascoltarvi, condividere insieme ai sacerdoti il sostegno alla comunità e cercare soluzioni concrete, facendo emergere con forza la realtà di questo territorio. Come Chiesa possiamo aiutare a creare una rete di supporto e a farci cassa di risonanza per le esigenze del territorio. Dobbiamo sostenere queste comunità con battaglie di solidarietà e per il lavoro, senza guardare al colore politico. Il lavoro non si crea dall’oggi al domani, e proprio per questo è essenziale agire con determinazione e visione".

Un Natale di solidarietà, dunque, quello di Comunanza: il paese intero, nella notte in cui nascerà Gesù, pregherà per chi sta difendendo la propria occupazione.

Matteo Porfiri