REDAZIONE ASCOLI

Il trasloco degli studenti. Via libera per l’ex banca

Gli alunni saranno nella sede della Banca d’Italia per consentire i vari lavori negli edifici. I primi ad andare saranno quelli della Malaspina.

Il trasloco degli studenti. Via libera per l’ex banca

Il trasloco degli studenti. Via libera per l’ex banca

Via libera ai lavori nell’ex sede della Banca d’Italia di Ascoli, spazio che è stato scelto per garantire la continuità delle lezioni mentre si svilupperanno i cantieri di ricostruzione nelle scuole del centro storico cittadino, finanziate dall’ordinanza speciale 3. L’investimento di 4,1 milioni di euro consentirà l’adeguamento e l’utilizzo per tre anni dello storico immobile di corso Mazzini; è stato possibile grazie ad una norma adottata nel corso dell’ultima cabina di coordinamento sisma. La previsione, contenuta nell’ordinanza 172, consente di utilizzare, in una logica unitaria e coordinata, il 10% dell’importo dei lavori programmati per ciascuna scuola allo scopo di garantire la continuità didattica con spazi e soluzioni alternative. Il palazzo può ospitare circa 22 classi e andrà ad affiancare altri spazi individuati dal Comune per essere utilizzati durante i lavori di ricostruzione. La prima scuola che traslocherà temporaneamente nell’ex Banca d’Italia sarà l’istituto ’Malaspina’.

"Abbiamo lavorato a stretto contatto con il presidente della Regione Francesco Acquaroli, con il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti e con l’Ufficio speciale ricostruzione delle Marche per studiare le migliori soluzioni per la ricostruzione di presidi fondamentali come le scuole – dichiara il commissario alla ricostruzione Guido Castelli –. In questo modo garantiamo che le attività didattiche possano proseguire senza interruzioni, nonostante le sfide logistiche che la ricostruzione ci presenta ogni giorno". La novità introdotta dalla Cabina sisma consente ai soggetti attuatori che si occupano della ricostruzione di più scuole di usare il 10% della somma complessiva degli interventi programmati per costruire, affittare o sistemare edifici ad uso scolastico, sia pubblici che privati, che possano ospitare le classi mentre si interviene sulle scuole. "Una norma che farà da apri-pista - per analoghe decisioni che già altri comuni capoluogo stanno per assumere. Abbiamo iniziato da Ascoli anche in relazione al numero e alla complessità dei lavori di ricostruzione delle scuole, sia di competenza comunale che provinciale. Anche la provincia – conclude Castelli – potrà usufruire della norma approvata in cabina, utilizzando il 10% cumulato (per un totale di3,8 milioni) destinato ad un ampliamento dell’Istituto Tecnico industriale E. Fermi, utile ad ospitare gli studenti delle scuole superiori oggetto di riparazione post sisma".