Il Presepe vivente di Grottammare, dopo due anni di interruzione causa pandemia, è ripartito dal parco ciclistico ’Calise’, dov’è stata studiata una nuova dislocazione con 33 scene e un centinaio di figuranti. E’ venuta a mancare la disponibilità di molte grotte nel paese alto e con essa anche la particolare atmosfera, ma il nuovo progetto non ha suscitato rimpianti negli organizzatori, poiché i visitatori sono arrivati a frotte: 3.500, ben oltre le aspettative. Una disposizione comoda per figuranti e pubblico, poiché tutti i mestieri sono sparsi sul prato, vicini alla pista e i visitatori sono a contatto con i figuranti percorrendo tranquillamente il nastro d’asfalto pianeggiante. I parcheggi, a est e ovest della ferrovia non sono riusciti a contenere le auto e a decine sono state lasciate in sosta anche sui due lati della statale Adriatica, ma senza creare disagi alla viabilità. "Non sono importanti le cantine, ma lo spirito e il cuore che vi hanno condotto qui – ha affermato il sindaco Enrico Piergallini alla sua ultima inaugurazione del Presepe Vivente – ringrazio i volontari dell’associazione e il presidente Fabrizio Rosati che ha ridisegnato la rappresentazione nel parco Calise. Vi faccio un appello: siete in migliaia qui e vorrei che molti di voi il prossimo anno tornassero come figuranti per far continuare questa bella tradizione". Infine il sindaco ha ricordato l’affetto del vescovo emerito Gervasio Gestori ed ha invitato i fedeli a stare vicini al presule col pensiero e con la preghiera, poiché sta attraversando ore difficili. Fabrizio Rosati, dopo aver ringraziato volontari, amministratori e sponsor, ha salutato il vasto pubblico: "Voi siete la forza e il volano di questo Presepe vivente". Si replica il primo e il 6 gennaio.
Marcello Iezzi