Sembrava fatta, e invece il restyling del bar ‘Buozzi’ dovrà aspettare l’anno nuovo. Probabilmente, a questo punto, i lavori partiranno dopo l’estate. La questione è presto detta: il tema sarebbe dovuto rientrare nell’ordine del giorno del consiglio comunale previsto per il 28 dicembre, ma non è stato inserito, e il problema a questo punto sarebbe politico. Sul ‘Buozzi’ infatti era sorta una diatriba, riguardo al suo futuro e soprattutto la sua natura. Con un importante ampliamento dei locali cucina, infatti, il manufatto della pineta sarebbe potuto diventare un ristorante: novità alla quale si è opposta quasi tutta la minoranza ma anche una parte della maggioranza. Dopo la prima commissione, quindi, si è deciso di rimodulare l’adeguamento. riproporzionando i laboratori in favore del magazzino. A seguito dell’ultima riunione, sempre in commissione, pareva che la quadra fosse stata raggiunta. Ma allora cosa sta succedendo in Viale De Gasperi? È possibile che alcuni membri della coalizione di governo non siano d’accordo con il risultato attuale, anche perché non è chiaro chi dovrà fare i lavori. Si era detto che sarebbero stati appannaggio del comune, ma non è da escludere che questi vengano inclusi nel bando per la nuova gestione. E poi c’è la questione dei costi: per portare a termine l’iniziativa sarebbero necessari circa 135mila euro, ma l’idea sarebbe di abbassare la stima iniziale. L’adeguamento avverrà tramite variazione planivolumetrica, realizzando zone per il deposito, dispense e servizi igienici. Il ‘Buozzi’ si amplierebbe verso ovest e, vista la presenza di un’area tutelata, si è deciso di non superare il 5% della superficie coperta rispetto all’area totale, per minimizzare l’impatto delle costruzioni. Alcune settimane fa era stato supposto di costruire una platea in calcestruzzo, con una struttura portante in legno X-Lam (lamellare) con uno spessore di circa 10 centimetri. Il rivestimento interno in ceramica verrebbe dotato anche di un cappotto esterno e vetrate termoacustiche: neverrebbe fuori una struttura leggera da 28,3 metri quadri con tutti i requisiti di isolamento termico ed acustico. Nel progetto non sono stati computati gli arredi. Inizialmente, infine, si era pensato ad una cucina di circa 18 metri quadrati, mentre con il planivolumetrico attuale questa superficie verrebbe quasi dimezzata. Al netto di tutto, a questo punto è difficile che l’operazione possa essere portata a termine entro la prossima primavera. In tal caso si potrebbe ipotizzare l’avvio delle procedure di assegnazione a inizio anno per affidare il bene in tempo per la riapertura stagionale. I lavori, seguendo questo schema, potrebbero partire a settembre, o almeno al termine del periodo di maggiore afflusso turistico. L’essenziale è non far passare un altro anno senza almeno iniziare le procedure.
Giuseppe Di Marco