
Il ragazzo dai pantaloni rosa
Tutti noi studenti della scuola ’Mattei’ di Castel di Lama abbiamo avuto l’opportunità di assistere alla proiezione di un film che, fin dal titolo, promette di sfidare le convenzioni e stimolare una riflessione profonda: ‘Il ragazzo dai pantaloni rosa’. La pellicola affronta il tema delle varie forme di bullismo che, attraverso i social media, amplifica e distorce le dinamiche di violenza psicologica. La discriminazione verso il protagonista, Andrea Spezzacatena, un ragazzo di 15 anni, non si limita solo ai comportamenti fisici o verbali diretti, ma si estende anche nel mondo virtuale, dove la facilità di giudicare, insultare e denigrare cresce esponenzialmente. I social diventano così un’arena dove l’identità e la libertà di espressione sono continuamente minacciate. In un’epoca in cui la tecnologia permea ogni aspetto della nostra esistenza, il bullismo si è evoluto adattandosi alle nuove modalità di comunicazione. Il bullismo online non è solo insulti diretti o minacce esplicite, ma una violenza psicologica che destabilizza l’autostima. La storia di Andrea non è la prima e non sarà neanche l’ultima di questo ciclo infinito di vittime giovanissime che scelgono di togliersi la vita a causa di bullismo e cyberbullismo. Dobbiamo quindi tutti maturare una corretta cultura digitale e soprattutto comportarci con rispetto nei confronti delle altre persone, facendo anche attenzione alle parole.
Arianna Antonelli Michelle Vallorani