La scrittura è una magia che non va rotta. La pensa così il giovanissimo scrittore Riccardo Valori, che a soli 19 anni vanta già una sfilza di riconoscimenti: ultimo, ma non per importanza, lo ’Switzerland Literary Prize’ di Lugano, un concorso internazionale a cui hanno partecipato migliaia di aspiranti. Tra questi, per la sezione ’racconti’, è stato proprio lui ad aggiudicarsi il primo premio con l’opera ’Un uomo semplice’, una conferma che si aggiunge alle tante altre già ottenute con i premi ’Piceno Futura, Scrittori del domani’, ’Milano, Città di passaggio o nuove radici?’ e ’Scrivendo’, oltre alla pubblicazione di ’Raccontami una storia’ sulla prestigiosa rivista Fifteen di Roma. Nei giorni scorsi, Riccardo Valori è partito da casa sua, a Pagliare, per andare dritto a Lugano, dove il 28 settembre si è tenuta la premiazione.
Valori, cosa ha provato quando ha scoperto di aver vinto?
"Ho gridato a più non posso, spaventando la coppia di miei amici con cui avevo appena finito di pranzare, fortunatamente eravamo a casa!".
Il racconto vittorioso si intitola ’Un Uomo semplice’: di cosa tratta e come è nato?
"La storia è (sfortunatamente) di stampo autobiografico, un uomo che non sa vivere, ma solo guardarsi vivere, ho usato un espediente letterario, esagerando nei dettagli per renderla più fruibile al lettore. Il protagonista, figlio di un matrimonio violento, vive nell’isolamento, senza contatti con gli altri, ma riuscirà a riscattarsi dopo un lungo percorso".
Come nasce la sua passione per la scrittura?
"Che io ricordi, ho sempre scritto: ricopiavo le trame dei film che conoscevo e ne cambiavo qualcosa".
Valeria Eufemia