REDAZIONE ASCOLI

Il gladiatore sul palco: "Mi sento ascolano"

Russell Crowe durante il concerto di un ora e 40 ha ribadito il suo pensiero riguardo alla provenienza e riceve la targa dal sindaco.

Il gladiatore sul palco: "Mi sento ascolano"

E’ stata una serata decisamente piacevole, forse anche oltre le aspettative, quella vissuta in Piazza del Popolo con il concerto dell’attore e cantante neozelandese Russel Crowe. Oltre tremila persone tra cui anche fan arrivati dall’Inghilterra e dalla Spagna, si sono accalcate davanti al palco sistemato sul sagrato della Basilica di San Francesco per ascoltare i brani rock-blues cantati dal ‘Gladiatore’ e dalla sua band, ‘The Gentlemen Barbers’. Mescolata tra il pubblico c’è stata anche la straordinaria partecipazione del Premio Oscar Taika Waititi: regista, sceneggiatore, attore e comico neozelandese, vincitore nel 2020 dell’Oscar alla migliore sceneggiatura non originale per ‘Jojo Rabbit’, che ha anche diretto. Presente anche il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, che ha voluto salutare Russel Crowe subito dopo la consegna da parte del Sindaco Marco Fioravanti della cittadinanza onoraria. Un’ora e 40 minuti di esibizione in una serata che era già risultata vincente quando l’attore neozelandese ha urlato ai presenti le sue origini ascolane: "Nel 1850 il mio avo Luigi Ghezzi – ha dichiarato Crowe dal palco di Piazza del Popolo – partì proprio da qui per andare in Argentina e non tornò più. Stasera sono io che sono tornato a casa. Stasera anche io sono ascolanoooo". E giù un boato del pubblico stile goal allo stadio. l repertorio sfoggiato da Crowe e dalla band ‘The Gentlemen Barners’ che lo ha accompagnato si è sviluppato fra blues e rock, con puntate fra Jonnhy Cash e Leonard Cohen, tutte di un fiato fino a tuffarsi negli anni ‘80 con ‘Only you’ di Yazoo. I bravi musicisti guidati dal loro straordinario frontman hanno rivisitato numerosi successi della storia della musica ridando vita a brani iconici, attraverso nuovi arrangiamenti, per regalare al pubblico un’esperienza davvero straordinaria. David Kelly (batteria) e Stewart Kirwan (tromba) erano membri dei Thirty Odd Foot of Grunts, oltre a suonare con Crowe in The Ordinary Fear of God, che includeva Stuart Hunter (piano) e Chris Kamzelas (chitarra). James Haselwood (basso) si è inserito perfettamente all’interno della band che vede anche le voci delle bravissime coriste Stacey Fletcher, Susie Ahern e Britney Theriot. Ad accompagnarlo sul palco anche il figlio Charlie che ha cantato un paio di applauditissimi brani. Al termine tutti in fila fino a tarda notte, sotto l’Hotel Palazzo dei Mercanti alla ricerca di un selfie e di un autografo. Roba da vere star, roba da Premio Oscar.

Valerio Rosa