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Il giovane del Mali torna a vivere alla foce del Tesino

Il cittadino malese che per un paio di anni aveva vissuto alla foce del torrente Tesino, fino a quando il...

Il cittadino malese che per un paio di anni aveva vissuto alla foce del torrente Tesino, fino a quando il...

Il cittadino malese che per un paio di anni aveva vissuto alla foce del torrente Tesino, fino a quando il...

Il cittadino malese che per un paio di anni aveva vissuto alla foce del torrente Tesino, fino a quando il 15 dicembre del 2021 fu allontanato con un TSO, dall’estate scorsa è tornato e la mattina si lava, puntualmente, nelle acque gelide del corso d’acqua. Una situazione pericolosa, poiché il cittadino africano non solo si lava, nudo, nel torrente con possibili danni per la salute, ma "abita" alle spalle di uno scoglio a due passi dal mare dove, in caso di un’improvvisa mareggiata, potrebbe essere raggiunto da un’ondata. Tra il 2020 e il 2021 l’allora amministrazione Piergallini dovette impegnarsi a fondo per risolvere il problema, poiché ne andava di mezzo la sicurezza dell’uomo che era arrivato a Grottammare in bicicletta, proveniente da Torino e diretto in Puglia. Finì poi per rimanere in pianta stabile a Grottammare. Di lui si era occupata la Croce Rossa (unica realtà di cui si fidava) che dopo il Tso, gli trovò un alloggio e un lavoro, ma da qualche mese ha lasciato tutto per tornare sul Tesino dove, a suo dire, avrebbe trovato un luogo che gli ricorda il Paese d’origine. In Mali, da dove è scappato, non vuole tornare e per questo rifiuta aiuti da enti ufficiali, temendo di essere preso e rimpatriato.