REDAZIONE ASCOLI

Il futuro di Ballarin ed ex sede comunale

Musei, mostre e cultura: il Comune in azione per le nuove destinazioni dei due spazi cittadini.

Musei, mostre, cultura: è di questo che si è parlato nell’ultima riunione di maggioranza, andata in scena nel pomeriggio del 9 gennaio. Non si è trattato di un simposio, ma di tematiche comuni a due argomenti piuttosto diversi, cioè il Ballarin e l’ex sede comunale di piazza Cesare Battisti. Da un lato infatti si è ragionato sullo spazio museale che andrà realizzato nella porzione sud, dall’altro si è parlato della destinazione che potrebbe avere l’ex quartier generale della Polizia Municipale.

Per quanto riguarda l’area del vecchio stadio, è stato evidenziato come il progetto abbia bisogno di una variazione per ampliare lo spazio da dedicare alla zona museale per la Samb e lo sport rivierasco. Variazione che quindi sarà presentata in commissione e poi sottoposta al vaglio del consiglio comunale. Questo museo infatti verrà ubicato in uno dei padiglioni che hanno preso il posto della storica curva sud. Nella porzione sud della superficie verde, quindi, saranno realizzati percorsi, verde e un giardino inclusivo, da realizzare con i fondi – 450mila euro - messi a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno.

Non è ancora chiaro cosa si voglia fare, invece, dell’appezzamento nord: è stata ipotizzata, in tal senso, una cavea per piccoli spettacoli realizzata sfruttando rialzi naturali del terreno. In maggioranza quindi è stato nuovamente discusso il futuro dell’ex sede municipale. L’idea è di fare al piano terra una sorta di sede per una mostra permanente, in cui potrebbe confluire il patrimonio artistico di proprietà comunale.

I locali dei piani superiori invece dovrebbero essere sfruttati per finalità archivistiche. Si è anche pensato di attrezzare alcune di queste stanze per realizzare sale riunioni e convegni. Insomma, l’intenzione è di fare di questo immobile un ‘palazzo della cultura’, dato che a San Benedetto, a parte la Palazzina Azzurra, ce ne sarebbero ben pochi. Attualmente però deve andare avanti l’intervento di adeguamento sismico della struttura, finanziato con circa 4,7 milioni di euro. Lo stanziamento in questione c’è e ora si sta redigendo il progetto di fattibilità tecnico-economica, dopodiché si emanerà un bando per metter nero su bianco l’elaborato esecutivo e fare i lavori veri e propri. Lavori che quindi potrebbero iniziare fra la fine del 2025 e l’inizio del 2026.

Ma tempistiche certe, al momento, non ce ne sono. Contestualmente sta andando avanti la progettazione degli interventi per villa Rambelli. In questo caso ci sono 3,5 milioni, che serviranno al consolidamento e al restauro conservativo del bene, soprattutto per quanto riguarda il tetto. Il comune sambenedettese inoltre ha deciso di siglare un patto intercomunale per richiedere fondi regionali – 300mila euro – per intervenire sul parco della tenuta: l’obiettivo, nello specifico, è rivitalizzarne l’ingresso.

Giuseppe Di Marco