MATTEO PORFIRI
Cronaca

Il futuro della Beko. C’è paura a Comunanza. Sacconi: "Proteggiamo questi posti di lavoro"

Il primo cittadino ha partecipato al vertice che si è svolto giovedì al ministero del Made in Italy e non nasconde una forte preoccupazione: "La sede nel nostro paese deve affrontare una crescente concorrenza"

Il futuro della Beko. C’è paura a Comunanza. Sacconi: "Proteggiamo questi posti di lavoro"

Il primo cittadino ha partecipato al vertice che si è svolto giovedì al ministero del Made in Italy e non nasconde una forte preoccupazione: "La sede nel nostro paese deve affrontare una crescente concorrenza".

Ascoli, 9 novembre 2024 – "Saremo parte attiva del piano industriale, per proteggere l’economia locale e soprattutto i posti di lavoro sul nostro territorio". La promessa arriva dal sindaco di Comunanza, Domenico Sacconi, che non è rimasto indifferente nei confronti della situazione della Beko, la multinazionale che ha anche uno stabilimento nel borgo comunanzese e che rischia la chiusura. Il primo cittadino, giovedì, ha partecipato al vertice che si è svolto al ministero del Made in Italy e, a seguito dell’incontro, non nasconde una forte preoccupazione per il futuro della fabbrica.

"Le notizie negative che circolavano riguardo esuberi e chiusure non sono state confermate dall’azienda – spiega Sacconi –. Il ministero ha ribadito il sostegno all’impresa in relazione agli incentivi e attraverso il cosiddetto ‘meccanismo di salvaguardia’ che viene usato per proteggere i settori strategici. Questo strumento offre garanzie preziose per i lavoratori e per la continuità dello stabilimento, dando alle parti il tempo di trovare soluzioni condivise. Per quanto riguarda propriamente il nostro stabilimento di Comunanza, i dati rivelano che la struttura ha uno dei più alti tassi di utilizzo produttivo tra gli stabilimenti italiani, ma non ancora abbastanza per assicurare una completa sostenibilità economica. Dal punto di vista finanziario, sebbene lo stabilimento abbia sofferto di perdite, queste sono inferiori rispetto a molti altri impianti del gruppo. Tuttavia, la sede di Comunanza è specializzata in una gamma di prodotti che deve affrontare la crescente concorrenza dei mercati asiatici più che in altri stabilimenti. E’ questo ad essere preoccupante per il futuro dell’azienda e degli occupati. Nel corso del mio intervento – prosegue Sacconi –, ho espresso la volontà e la disponibilità del Comune ad essere parte attiva del piano industriale, per proteggere l’economia locale e i posti di lavoro. Continueremo a seguire da vicino la situazione per garantire che il nostro stabilimento possa avere un futuro sostenibile. Comunque partirà una negoziazione e questo non è un aspetto negativo. Manterremo alta l’attenzione su un polo, quello comunanzese, che rappresenta un’eccellenza. Il nostro territorio – conclude il sindaco del borgo piceno – non può proprio fare a meno di un’azienda che è indispensabile e fondamentale per tutto il comprensorio".

Al tavolo tecnico, ovviamente, era presente anche la sindaca di Fabriano, Daniela Ghergo, visto che anche lì c’è una sede importante della Beko. A far sentire la loro voce hanno preso parte al vertice pure i rappresentanti sindacali.