di Gaia Capponi
Se è vero che ‘le vie del Signore sono infinite’, è anche vero che il giovane fotografo fermano Alex Marè le ha percorse quasi tutte per arrivare niente di meno che a sua Santità Papa Francesco durante l’udienza pontificia del mercoledì o alla ‘Sala Nervi’, presso la Città del Vaticano. "Nell’ideare e realizzare il volume ‘Ritratto Fotografico’– confessa Marè – avevo sognato di renderne in qualche modo partecipe il Santo Padre dato che vi erano contenuti cento soggetti fotografati in bianco e nero, in posa sul sagrato della Cattedrale Metropolitana di Fermo sul finire della pandemia". Non è stato semplice ottenere l’invito per partecipare all’incontro con Papa Bergoglio nell’area riservata solitamente alle personalità ma grazie alla caparbietà di chi non conosce ostacoli, il sogno si è avverato.
"Al termine della liturgia, del discorso su temi attuali, primo fra tutti la guerra in Ucraina, e del saluto ai giovani profughi presenti – continua il poliedrico artista con visibile emozione – Papa Bergoglio si è fermato a salutare personalmente gli astanti e, arrivato il mio turno, ho consegnato il libro direttamente nelle sue mani. Mentre lo sfogliava ho avuto modo di spiegargli di cosa trattasse: quando si è soffermato sulla dedica, è svanita la tensione accumulata in precedenza".
A contribuire alla riuscita del progetto, la convinzione che, procedendo ‘step by step’, tutto o quasi, sia realizzabile: "Dopo aver ricevuto e incorniciato il documento di ringraziamento del direttore dell’ufficio di segreteria per l’invio del libro fotografico al Presidente della Repubblica Mattarella – conclude Marè – avevo appeso al muro anche una cornice vuota nella speranza di poterla riempire di qualcosa di più ‘prezioso’: è arrivato. A questo punto, per chiudere in bellezza e continuare a far conoscere Fermo e la sua unicità, non mi resta che puntare alla Regina Elisabetta".