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Il delitto di Emanuela: "C’è ancora tanto da fare"

Il presidente della Provincia Sergio Loggi sul terribile femminicidio di Ripaberarda: "Serve prevenzione per combattere la violenza di genere".

Il presidente della Provincia Sergio Loggi

Il presidente della Provincia Sergio Loggi

Negli ultimi giorni di questo nefasto 2024 a scuotere profondamente l’intera comunità locale è stato il drammatico femminicidio di Ripaberarda. Un episodio terribile di fronte al quale anche la Provincia di Ascoli Piceno è voluta intervenire per rafforzare il livello di sicurezza e reprimere ogni genere di violenza. Soprattutto quella perpetrata nei confronti delle donne. Recentemente era arrivato il decimo posto nazionale nella speciale classifica relativa alla qualità della vita. Presidente Sergio Loggi, che idea si è fatto di quanto accaduto a Ripaberarda?

"Quanto avvenuto a Ripaberarda è una notizia sconvolgente e inaccettabile: la morte di una giovane mamma, vittima di femminicidio, ci colpisce nel profondo. Come presidente della Provincia e come sindaco di Monteprandone, non posso rimanere indifferente. È un atto inaccettabile che ci richiama alla necessità di un impegno costante e rafforzato contro ogni forma di violenza sulle donne. Sebbene siano stati fatti importanti passi avanti, è evidente che dobbiamo fare di più. Credo sia fondamentale intensificare i servizi di supporto, la prevenzione e garantire una rete di protezione ancora più solida. La violenza non deve mai avere spazio nella nostra comunità".

Come giudica il raggiungimento del decimo posto della Provincia nella classifica sulla qualità della vita?

"Si tratta indubbiamente di un traguardo importante che dimostra la capacità del Piceno di adattarsi ai cambiamenti e rispondere alle sfide con dinamismo, creatività nonché spirito di coesione. L’amministrazione provinciale, per quanto di competenza, ha dato il proprio contributo in termini di investimenti, servizi e progettualità ricoprendo al meglio il proprio ruolo di ‘casa dei comuni’. Ritengo che le istituzioni, le forze politiche e sociali debbano agire in sinergia per tutelare il lavoro e continuare con decisione il percorso della ricostruzione post sisma".

E sul fronte ambientale, tema che interessa sempre di più e non solo le nuove generazioni, come siamo messi?

"Mi fa particolarmente piacere che la nostra Provincia si collochi tra le realtà locali più vicine al raggiungimento di alcuni parametri fissati dagli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. Tra l’altro, da una recente indagine del Sole 24 Ore, è emerso che siamo una delle migliori province per quanto concerne il risparmio del consumo di suolo. In tale prospettiva, sono fondamentali le attività che svolgiamo per la pianificazione territoriale, l’aggiornamento delle norme tecniche di attuazione, l’istruttoria dei piani regolatori dei comuni e il piano cave".

Quali strumenti si potrebbero utilizzare per favorire lo sviluppo del territorio?

"Cito l’esempio dei patti territoriali che la Provincia ha attivato con finanziamenti per 10 milioni di euro verso comuni e imprese locali. Ritengo utile il rilancio delle zone economiche speciali come l’accordo di programma Val Vibrata–Val Tronto Piceno nonché un utilizzo mirato dei finanziamenti del Pnrr e dei programmi comunitari. A mio parere, è prioritario rafforzare il ruolo della Provincia come ente intermedio di connessione tra comuni e regione. Questo per intercettare le risorse e progettare meglio con più incisività".

Cosa si augura per il 2025?

"Auspico che il percorso di risanamento economico-finanziario per uscire dal dissesto prosegua a buon ritmo, potenziando la capacità della Provincia di operare con meno vincoli e incidere più efficacemente sulle esigenze del territorio. Il piano opere pubbliche dell’ente prevede 60 milioni di euro per le scuole e 30 milioni per la viabilità. Occorre utilizzare con puntualità queste risorse per aumentare la sicurezza e la funzionalità dei plessi. Auguro a tutto il territorio Piceno un sereno anno proficuo all’insegna di quella laboriosità e con quel senso di appartenenza che da sempre rappresenta la forza delle nostre comunità locali".

Massimiliano Mariotti