Ex galoppatoio, il comune accelera per acquisire l’area. Il vertice municipale, nell’ultima seduta di giunta, ha dato mandato ai lavori pubblici di richiedere la sdemanializzazione della superficie. Va messo in chiaro che il civico 124 di Viale De Gasperi è già concessionario dell’ex galoppatoio, l’area demaniale marittima di via dei Tigli che si estende per 6.766 metri quadri (1.845,80 metri sono del circolo ‘Mare Bunazz’ e 4.920,20 metri quadri per manifestazioni culturali e musicali). Il comune ha da tempo esplicitato la volontà di riqualificare questa zona con l’installazione di attrezzature sociali e sportive, maggiormente adeguate alle attuali esigenze della collettività. Per acquisire l’area è però necessario avere una verifica idraulica della zona: a tal proposito, il documento di giunta precisa come l’ente, negli anni passati, abbia realizzato un progetto di difesa della cosa e della viabilità urbana che corre lungo il braccio sud del porto. Nello specifico, il pennello perpendicolare all’arenile a sud dell’Albula e una scogliera radente sull’altro versante. Un ulteriore passaggio burocratico è rappresentato dalla necessità di stimare il valore del terreno: l’ultima valutazione infatti risalirebbe al 2016 (e allora si parlò di circa 350mila euro). La spesa, una volta quantificata, potrebbe rientrare in un futuro Documento unico di programmazione (Dup) e in bilancio. Peraltro ieri pomeriggio in commissione è stata esposta la prima tranche dello schema di bilancio previsionale 2025-2027, che verrà votato nel consiglio del 28 dicembre. Tra i dati rilevanti del documento si segnalano per il 2025 un aumento dell’1,5% del costo dei servizi a domanda individuale, la revisione del costo della sosta a pagamento del lungomare, l’ampliamento ai giorni festivi della sosta a pagamento nel centro cittadino lasciando invariato il costo orario.
Restano invariate le tariffe di Imu, addizionale Irpef, Tari e imposta di soggiorno, e vengono previsti introiti di quasi 4 milioni dalla lotta all’evasione tributaria, di 2,5 milioni circa dal Fondo di solidarietà comunale, di 1,2 milioni dai trasferimenti erariali, di 14,4 milioni dall’Imu, di 5,4 milioni circa dall’addizionale Irpef, di 13,3 milioni dalla Tar, di circa 2,9 milioni dal Canone Unico Patrimoniale. Altri 450mila euro andranno nel fondo rinnovi contrattuali nel triennio 2025-2027 e 6,7 milioni per il fondo crediti di dubbia esigibilità. Non sarà costituito il Fondo Garanzia Debiti Commerciali considerato che l’ente non presenta ritardi nei pagamenti e ha ridotto di più del 10% il debito.
Giuseppe Di Marco