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’Il Circolo di Torchiano’ Spazio autogestito di incontro e socialità

Lo chiamano semplicemente ’Il Circolo’. Poi aggiungono la località: Torchiaro. La frazione di Ponzano di Fermo è minuscola: 120 abitanti circa. Un tempo era Comune autonomo. L’origine medievale è ben visibile e godibile. Un poco periferico, in un viale dove non mancano villette, sorge il "punto di aggregazione" come spiega il presidente Giulio Vesprini. Ci capito una domenica pomeriggio per la presentazione di un libro. La sala è gremita. Mi stupisco. E mi stupisco ancora di più per l’attenzione e la vivacità. Il Circolo nasce nel 1988. Non c’era più un bar a Torchiaro, né un centro di aggregazione. Così, un gruppo di persone ebbe l’idea di mettersi insieme e dar vita ad un luogo di incontro e ad una squadra di calcio a 5. Prima UISP, poi CSI. Affiliazione oggi alle ACLI. I soci sono 70, la stragrande maggioranza intorno ai 40-50 anni. Vesprini è il presidente dal 2020. Una delle opere importanti è stato il ridar vita ad una cucina annessa ai locali. A tavola si sta bene insieme e scaturiscono tante idee! Nel 2021 ancora un passo avanti. Stavolta con una comunità di inglesi che vive sparsa nei paesi intorno a Ponzano. Ogni mercoledì, nel secondo pomeriggio, il gruppo english si ritrova insieme ad uno italiano. Ci si confronta, ci si scambiano opinioni e si prova a parlare gli uni la lingua degli altri. E non manca certo l’apericena finale. Ma non basta ancora. A Torchiaro vive una stilista che lavora per un importante marchio d’abbigliamento. A lei chiedevano consigli le donne del centro. Ecco allora l’idea che scaturisce dalla necessità: mettiamo su una scuola di sartoria o, meglio, di taglio e cucito. Il comune ha concesso le due stanze che un tempo ospitavano il medico, la signora Stefania ha messo in campo le sue capacità, le signore del borgo fanno pratica sui tessuti, un’azienda che stava chiudendo ha donato le attrezzature. Il corso si tiene ogni domenica pomeriggio. Ed è affollato oltre che allegro. Parola di visitatore curioso! Torno al Circolo, perché la modalità di conduzione è originale: l’autogestione. "Chi desidera una birra, un aperitivo, un caffè se lo fa da solo e lascia la somma di danaro relativa", spiega con soddisfazione il sig. Giulio. Altra iniziativa: Il Circolo è stato il quartier generale della troupe che ha girato il film Castelrotto. Infine, una parte dei locali è adibita a cappella per le sante messe, data l’indisponibilità della chiesa parrocchiale. Insomma, qualcosa di veramente sorprendente. Si respira una bella aria di comunità coesa.

Adolfo Leoni