REDAZIONE ASCOLI

Il 2025 visto dai giovani: "Più luoghi di socialità e attenzione ai trasporti. Il lavoro fattore chiave"

Abbiamo chiesto cosa ne pensano universitari, neo lavoratori, liceali. Lorenzo Olori fa parte del team di Apply: "Chi apre qui la propria attività . dovrebbe essere agevolato sia sulla tassazione che sulla burocrazia".

Abbiamo chiesto cosa ne pensano universitari, neo lavoratori, liceali. Lorenzo Olori fa parte del team di Apply: "Chi apre qui la propria attività . dovrebbe essere agevolato sia sulla tassazione che sulla burocrazia".

Abbiamo chiesto cosa ne pensano universitari, neo lavoratori, liceali. Lorenzo Olori fa parte del team di Apply: "Chi apre qui la propria attività . dovrebbe essere agevolato sia sulla tassazione che sulla burocrazia".

Il 2024 è agli sgoccioli e all’orizzonte si ammira già il 2025, soprattutto con gli occhi di chi in quel futuro ci spera. Giovani, universitari, neo lavoratori, liceali: i ragazzi ascolani hanno intenzione di migliorare la città. Per farlo, associazioni, gruppi, comitati si stanno formando in uno slancio che oggi sembra ancora più forte. Tra i tanti giovani che stanno muovendo gli ingranaggi della vita picena, c’è anche Apply. "Organizziamo eventi culturali cercando di rendere Ascoli una città attrattiva per studenti e turisti" commenta Lorenzo Olori, parte del team di Apply.

Olori, siete un’associazione giovanile molto attiva sul territorio e che quindi conosce a fondo i bisogni dei più giovani. Dal punto di vista dei ragazzi asolani, cosa manca in città?

"Sarebbero necessari più luoghi di socialità e di scambio al chiuso, nei quali i ragazzi possono liberamente esprimersi e autodefinirsi. La città è in crescita e deve tenere conto delle nuove criticità che aleggeranno nel tessuto sociale cittadino. Nuove sedi universitarie hanno necessità di una città universitaria nella quale svilupparsi altrimenti rischiano di essere autoreferenziali al territorio e di riscontrare poca affluenza. Servono quindi mense, servizi e trasporti per cucire l’università sulla città e non slegarla dal tessuto sociale stesso. Una vita universitaria attiva porterebbe poi anche un po’ di ‘movida’".

L’anno nuovo porta con sé i buoni propositi. Secondo voi quale sarebbe la prima cosa da cambiare nel 2025?

"Non c’è una ricetta, e quindi sarebbe semplicistico dare sentenze. Credo che un giovane che apre la propria attività commerciale ad Ascoli debba essere agevolato sia da un punto di vista burocratico che della tassazione. Dall’altro lato i giovani dipendenti dovrebbero essere integrati con contratti stabili che possano garantire stabilità, prosperità e possibilità di fare famiglia. Il lavoro è il mezzo dell’emancipazione e dobbiamo essere in grado di attrarre nuovi lavori e nuove opportunità così da non vivere la globalizzazione con il ritardo cronico che contraddistingue le realtà di provincia italiane ma anzi dovremmo proporci come modello dell’attrattività verso la nuova industria sullo scenario nazionale".

Natale in città, c’è stato abbastanza? Servirebbe qualcosa in più?

"Il fascino del travertino riflette le luci e le emozioni del Natale, la città si anima e il clima festoso rende il salotto d’Italia incantevole. Ad Ascoli queste feste sono sempre momenti meravigliosi da trascorrere con i propri cari e la propria famiglia: farlo in una cornice del genere è ancora più bello".

Ottavia Firmani