REDAZIONE ASCOLI

Giunta, tra i nomi spunta Fiscaletti

Si ragiona sull’assessorato all’Urbanistica mentre la minoranza scalpita invocando le dimissioni

Il primo cittadino Spazzafumo continua a fare i conti con la crisi di maggioranza

Il primo cittadino Spazzafumo continua a fare i conti con la crisi di maggioranza

Si prospetta un ottobre di fuoco, in Viale De Gasperi. Spazzafumo è impegnato a risolvere la crisi di maggioranza, con forze politiche (Pasquali e De Renzis, Libera e Centro Civico Popolare) non facili da riconciliare, anche se sul piatto inizia ad esserci qualcosa. Da una parte va fatta una discussione sui temi, dall’altra una sulla composizione della giunta, che non potrà rimanere a lungo nello stato attuale. Sull’assessorato all’urbanistica si dovrebbe esprimere Libera, ma se fosse così semplice il primo cittadino avrebbe già conferito le deleghe di Gabrielli ad uno dei nomi indicati dalla lista di Stefano Gaetani. Invece, forse, servirà un altro sistema per riconciliarsi con i consiglieri dissidenti, magari individuando un tecnico di comprovata esperienza che porti avanti le opere fondamentali della città. In comune, in questi giorni, si sarebbe fatto il nome dell’ingegner Giuseppe Fiscaletti, ma per il momento il punto resta avvolto nel mistero. Eppure una quadra deve essere trovata, e alla svelta, perché intanto la minoranza di centrosinistra scalpita, invocando le dimissioni in blocco dell’amministrazione.

Nel consiglio del 28 settembre Pasquali ha deciso di concedere l’ormai famigerata ’apertura di credito’ nei confronti della squadra di governo, ma a patto che si trovi una soluzione entro breve. Credito che peraltro non è illimitato, e questo Pasquali lo ha fatto capire subito, astenendosi sul bilancio consolidato che pertanto è stato rinviato al prossimo consiglio comunale. E le lancette, dopo il primo sospiro di sollievo (Pasquali aveva votato favorevole alle variazioni al bilancio ) sono tornate a scorrere velocemente.

"Diamo a questa amministrazione 15 giorni per riconvocare il consiglio, dopodiché presenteremo una mozione di sfiducia – tuona Canducci – . Non può andare avanti in questo modo, e la vicenda del nido sospeso e poi riaperto ne è la prova. La verità è che chi governa la città si sarebbe potuto muovere in tempo per assumere le tre educatrici. A questo punto ci sembra che non si riesca più a gestire la macchina amministrativa ma le famiglie di San Benedetto non devono in nessun modo vivere disagi di questo tipo". Altra questione citata da Pasquali per riallacciare i rapporti con la maggioranza: ha fatto capire che, se si tornasse a discuterne, si aprirebbero spiragli. Il problema è che il consiglio ha già rigettato la proposta.

Giuseppe Di Marco