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Gino Mader morto in Svizzera Nel 2021 il trionfo a San Giacomo

Gino Mader morto in Svizzera Nel 2021 il trionfo a San Giacomo

In cima a Colle San Giacomo non se lo aspettava nessuno. Fu una sorpresa quel 13 maggio di due anni fa, quando all’arrivo della sesta tappa del Giro d’Italia spuntò dall’ultima curva la maglia rossa targata Bahrain Victorius di un corridore svizzero dal nome italianissimo. Gino Mader aveva messo in fila tutti i big: Egan Bernal, che due anni prima aveva trionfato al Tour de France, Remco Evenepoel, destinato da lì a poco a diventare una delle nuove stelle del ciclismo mondiale, il compagno di squadra Damiano Caruso e il campionissimo Vincenzo Nibali. Un colpaccio nella prima tappa dura di quel Giro che alla fine andò al colombiano Bernal.

Resta quella la vittoria più importante per Gino Mader, salito in cielo troppo presto, ucciso dalla sua passione durante la quinta tappa del Giro di Svizzera. C’è però un filo che si eleva poco più di 1.100 metri a legare Ascoli e il corridore svizzero: tanto è il dislivello che si raggiunge a San Giacomo. Fu una tappa spettacolare quella che partì da Frasassi, con un finale mozzafiato nei 15 chilometri che separano l’inizio della salita alla cima.

Dall’esplosività di Ganna per tirare il gruppo fino a Piagge, alla leggerezza dell’ammiraglia che tamponò Serry. E poi gli arrosticini offerti dai tifosi e mangiati in corsa da Mohoric e Gaburro, prima dell’acuto vincente di quel corridore svizzero dal nome italianissimo. Impossibile da dimenticare, soprattutto ora che l’incidente al Giro di Svizzera ha portato via Gino Mader a 26 anni. Maledettamente troppo presto.

Flavio Nardini