Gastroenterologia, Mazzoni al top: "Centro di riferimento nazionale"

Sarà inserita nel Master di Formazione Aigo. Filippo Antonini: "Per noi un grosso riconoscimento"

Gastroenterologia, Mazzoni al top: "Centro di riferimento nazionale"

Gastroenterologia, Mazzoni al top: "Centro di riferimento nazionale"

Cresce l’offerta, e con essa arrivano i primi riconoscimenti, dell’unità operativa semplice dipartimentale di gastroenterologia e endoscopia interventistica dell’Ast di Ascoli, con sede all’ospedale ‘Mazzoni’. Istituita nel 2022 e successivamente dotata di un direttore nella persona di Filippo Antonini, l’Uosd è stata individuata dall’Associazione italiana di gastroenterologi e endoscopisti ospedalieri quale centro di riferimento nazionale per l’ecoendoscopia, con conseguente inserimento nel master di formazione itinerante ‘Eus Academy’ che prevede corsi all’interno degli ospedali, tra cui appunto il ‘Mazzoni’, rivolti a gastroenterologi provenienti da tutta Italia.

L’evento, che si svolgerà a settembre al nosocomio ascolano, verterà sulle lesioni del pancreas che sono di sempre maggiore riscontro nella pratica clinica, a andamento spesso subdolo, con possibili gravi conseguenze per i pazienti. "Sono quindici anni – dice Antonini – che eseguo questa procedura, prima a Fermo e poi ora ad Ascoli. Il master, per gastroenterologi provenienti da tutta Italia, si svolge in sedi ospedaliere dove c’è una riconosciuta qualità nell’esecuzione di questi esami. Al Mazzoni, fino a qualche mese fa, non si eseguivano, e dunque si tratta di un grosso riconoscimento. Per imparare questa tecnica sono andato a Parigi, in una scuola di formazione a Crema e a Roma, poi l’ho introdotta all’ospedale di Fermo e da qualche mese all’ospedale di Ascoli. L’Aigo ha individuato questo centro, tra quattro in Italia, per una tappa del master al quale giovani gastroenterologi parteciperanno per imparare tale metodica".

"Negli ultimi sei mesi a questa tecnica se ne è aggiunta un’altra in Ast – continua Antonini –, ovvero quella che ci aiuta a eseguire altri trattamenti sul pancreas e le vie biliari, che è l’Ercp. Queste sono le due metodiche principali per lo studio delle malattie del pancreas e delle vie biliari con l’endoscopia. Per effettuarle abbiamo dei macchinari di ultima generazione, e questo rappresenta un vantaggio perché non abbiamo problemi a fare gli esami quando ci vengono richiesti, sia dai reparti di medicina e chirurgia per i ricoverati, sia dalla popolazione esterna. L’ecoendoscopia è universalmente riconosciuta come la metodica più accurata per lo studio del pancreas, anche per condizioni precancerose come le lesioni cistiche, e permette inoltre l’esecuzione di biopsie o drenaggi quando necessario. Insieme alla colangiopancreatografia retrograda endoscopica (Ercp), rappresenta una procedura di II e III livello, mininvasiva per il paziente, indispensabile per la gestione completa delle malattiebilio-pancreatiche sia benigne che maligne, come cisti, calcoli biliari, pancreatiti o neoplasie".

Lorenza Cappelli