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Fuga dalla pizzeria senza pagare. Il titolare mette una taglia sui social: "Mille euro a chi mi porta quei due"

Il post da Porto San Giorgio fa il giro del web. "Siamo esasperati, lavoriamo con la paura di essere derubati". Da tempo nella cittadina costiera si verificano episodi di criminalità legati a giovani bande. Sindaco in campo.

Fuga dalla pizzeria senza pagare. Il titolare mette una taglia sui social: "Mille euro a chi mi porta quei due"

di Angelica Malvatani

PORTO SAN GIORGIO (Fermo)

Una taglia sulla testa degli ’scrocconi’, perché tornino a saldare il conto. È l’idea di Ulderico Beato, titolare della pizzeria Baia Principe sul lungomare di Porto San Giorgio, dopo la serata di due giovani clienti che sono entrati, hanno cenato e se ne sono andati senza pagare. Ulderico – esasperato da anni di vandalismi e da tentativi di furto – di fronte all’atteggiamento dei due per nulla turbati nell’allontanarsi come se niente fosse, ha pensato di farsi giustizia da solo, lanciando un appello sui social e pubblicando le foto riprese dalle telecamere: "In un primo momento ho offerto 500 euro, poi sono arrivato a mille pur di riaverli alla pizzeria e vedere se pagano il conto. Siamo esasperati, non si riesce ormai più a contenere questa situazione, noi lavoriamo, facciamo sacrifici e arrivano a mangiare come se niente fosse per poi andarsene senza pagare, con la certezza di essere impuniti. Lavoriamo con la continua paura di essere derubati". Da qui la taglia, una provocazione ma anche una richiesta di aiuto forte. L’appello sui social è diventato virale. C’è stato anche chi ha riconosciuto i due giovani come gli autori di altri furti messi a segno a Porto San Giorgio nelle scorse settimane. Sembra che la stessa sera della cena a ’scrocco’ al Baia Principe si fossero presentati in un altro chalet pretendendo una birra gratis.

Tra i commenti all’appello di Beato c’è anche quello di un ristoratore civitanovese che racconta di un’esperienza analoga. Gesti che fanno particolarmente male a chi lavora sodo. Episodi che rientrano in un clima generale di incertezza che sta dilagando a Porto San Giorgio anche per via di bande, più o meno numerose, di giovani spesso stranieri, protagoniste anche di episodi di violenza. Sempre dal lungomare le storie più recenti: ad un giovane è stato sottratto il cellulare e rotto il naso; un altro è stato picchiato perché aveva rivolto uno sguardo di troppo al gruppo. Fino all’episodio di due settimane fa, un sabato sera, in pieno centro, con lo scontro tra due bande, per lo spaccio di droga e l’esplosione di un colpo di pistola tra la folla, per fortuna senza conseguenze. Storie che hanno convinto il sindaco del comune costiero, Valerio Vesprini, di concerto con la Prefettura, a chiedere provvedimenti forti e a vietare la somministrazione di bevande in vetro o in materiali potenzialmente pericolosi, dalle 22 alle 6: "I sangiorgesi, le nostre attività commerciali e i turisti meritano di vivere in una città sicura, dove poter passeggiare, lavorare e trascorrere il loro tempo libero in serenità", ha commentato il primo cittadino.