Ascoli, 4 agosto 2023 – Sono stati attimi di terrore quelli vissuti da un imprenditore ascolano la sera del 27 aprile, quando due finte guardie della finanza sono entrate in casa, lo hanno legato, minacciato e gli hanno sottratto i beni più preziosi.
Finalmente, questa mattina le indagini dei carabinieri hanno portato all’arresto in custodia cautelare in carcere per 3 persone, l’ex moglie e il fratello di lei accusati di aver organizzato la rapina e una delle due persone che hanno materialmente effettuato il colpo. La misura cautelare carceraria è stata chiesta dalla Procura della Repubblica, a causa del pericolo di reiterazione di analoghi reati e di inquinamento probatorio.
L’accaduto
L’uomo stava rientrando a casa quando è stato raggiunto da due persone che, qualificandosi della guardia di finanza con pettorina e cappello istituzionali, hanno usato la scusa di dover procedere ad attività di ispezione in materia fiscale e sono entrati nell’abitazione.
Una volta dentro si sono fatti aprire la cassaforte e hanno preso oltre 10mila euro in contanti e un orologio Rolex. Per evitare che la vittima potesse chiamare i carabinieri, i ladri hanno immobilizzato l’uomo, legandogli polsi e caviglie e bloccandogli la bocca con del nastro adesivo, minacciando anche di fare del male ai suoi familiari se avesse denunciato i fatti.
Dopo essere riuscito a liberarsi, l’imprenditore ha subito contattato i carabinieri di Ascoli Piceno che hanno avviato una serie di attività di indagine.
Le indagini e l’arresto
Le indagini hanno portato a sospettare della moglie dell’imprenditore, separata di fatto, e del fratello di lei come mandanti della rapina. Sono stati trovati infatti gravi indizi su di loro, per cui dovranno poi difendersi in tribunale.
I due sono stati rintracciati a San Benedetto del Tronto, mentre il terzo arrestato, cioè uno dei due rapinatori, è stato trovato in provincia di Taranto. Proprio in quest’ultima perquisizione, a carico dell’esecutore materiale, sono stati trovati della cocaina e due pistole tenute illegalmente, aggravando quindi la situazione con il possesso di sostanza stupefacente e illecita detenzione di armi.
I tre sospettati sono ora in carcere, in attesa di poter fornire la loro versione dei fatti agli interrogatori di garanzia, mentre le forze dell’ordine sono alla ricerca del secondo rapinatore.