Finito nei guai anche per ’revenge porn’: ha patteggiato

I guai per Antonio Longo non si limitano a questa brutta vicenda dell’arte sacra sparita dalla chiesa della Madonna del Carmine e che all’epoca, nel 2020, è stata tenuta sotto silenzio. Nel 2021, tolto l’abito talare dopo la pronuncia della congregazione per il clero in Vaticano, Longo ha intrapreso la vita laica incappando però in un’altra disavventura giudiziaria. Aveva intrapreso infatti una relazione con una donna nella sua città d’origine, Brindisi, diffondendo foto a sfondo erotico, senza che la donna lo avesse un alcun modo autorizzato. La Procura di Brindisi lo ha quindi indagato per il reato di "revenge porn", una delle principali novità contenute nel cosiddetto "Codice rosso", negli scorsi anni introdotto nel codice penale per punire la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti. Il 49enne ex sacerdote brindisino ha patteggiato.

La sua presenza ad Ascoli fu costellata anche da polemiche fra la Curia vescovile ascolana e quella di Oria, che hanno coinvolto i vertici con uno scambio epistolare piuttosto vivace. La curia di Oria sosteneva che già il 25 luglio 2019 Papa Francesco aveva dimesso Longo dallo stato clericale causa "aspetti fondamentali della vita sacerdotale". Provvedimento di cui la Diocesi di Ascoli ha risposto di non esserne a conoscenza così come don Antonio, chiedendo la relativa documentazione.

p. erc.