STEFANIA MEZZINA
Cronaca

Italiano morto in Ecuador, le ceneri di Filippo arriveranno entro quindici giorni

Il 33enne musicista di San Benedetto è morto l'8 dicembre a Quito

Filippo Brandimarte, 33 anni, morto in Ecuador lo scorso otto dicembre

Filippo Brandimarte, 33 anni, morto in Ecuador lo scorso otto dicembre

Ascoli, 28 dicembre 2016 - E’ sempre più vicino, il ritorno a casa di Filippo Brandimarte, il giovane morto tragicamente a Quito, in Ecuador, a causa delle lesioni riportate dopo essere stato investito da un’auto lo scorso 5 dicembre.

Dopo l’incidente il trentatreenne era rimasto in coma per alcuni giorni, ma le cure cui era stato sottoposto purtroppo erano state inutili e l’otto dicembre il suo cuore aveva cessato di battere. Per le cure mediche e le spese di rimpatrio la burocrazia ecuadoriana chiese 18mila dollari, in pochi giorni si aprì una corsa di solidarietà per raccogliere fondi e aiutare la famiglia.

«Le questioni burocratiche per il rientro delle ceneri di Filippo sembrano essere risolte – racconta il padre Tonino, ex dipendente comunale e dirigente della Riviera Samb Volley – uso il condizionale in quanto è ciò che mi hanno riferito informalmente dal Consolato dell’Ecuador in Italia. Sembrava fosse necessaria la mia presenza a Roma, al Consolato, e infatti avevo programmato di andarci il 20 dicembre, poi mi è stato chiesto di inviare la documentazione necessaria, sia per la cremazione del corpo di mio figlio sia per il rientro in Italia. Cosa che ho fatto, inviando il tutto in copia, attendendo poi che mi fosse data la conferma del buon esito dei documenti, per poterli inviare in originale, tramite corriere. Venerdì mi hanno chiesto di inviare anche il mio documento di identità, per dar seguito all’iter burocratico, ma i giorni festivi, però, hanno allungato i tempi, e pur presumendo che sia tutto in regola, in quanto così mi è stato annunciato dalla segreteria del consolato, non ho ancora ricevuto una conferma ufficiale. So già, però, che saranno necessari dai dieci ai quindici giorni, perché mio figlio torni a casa, tra l’invio dei documenti, l’operazione di cremazione del suo corpo e il rientro in Italia, a San Benedetto».

Filippo Brandimarte era amante della musica, in particolare suonava la batteria. Aveva lasciato l’Italia e in Ecuador aveva aperto una pizzeria, proseguendo la sua passione suonando con il gruppo El Karmaso. A San Benedetto sono in molti ad attendere il suo ritorno, con il padre Tonino, la madre Giuliana Larcher, le sorelle il fratello. Parenti, amici e lo staff della Riviera Samb Volley, hanno voluto esprimere la loro vicinanza alla famiglia, nel corso della recente cerimonia religiosa celebrata nella chiesa di San Pio X.