Il 26 novembre del 1903, dunque addirittura 121 anni fa, la Provincia di Ascoli organizzò un incontro per festeggiare l’imminente avvio dei lavori per il tratto ferroviario da San Benedetto a Roma. Intervento, però, che non è stato mai realizzato. Annualmente, sul territorio, si torna a parlare proprio di questo progetto, ribattezzato ‘Ferrovia dei due Mari’. Pertanto, torna ad alzare la voce la sezione picena di ‘Italia Nostra’, l’associazione che ogni anno promuove una sorta di commemorazione di quell’incontro del 1903 (oggi alle 17 alla Bottega del terzo settore).
"In quel giorno di 121 anni fa, veniva annunciata la realizzazione del tratto ferroviario più breve tra l’Adriatico e il Tirreno – spiega Gaetano Rinaldi, presidente di ‘Italia Nostra’ -. Questo era già stato progettato dallo Stato Pontificio ma non si era potuto realizzare per la presenza sul percorso previsto di alcuni tratti ancora sotto il dominio del Regno di Napoli. Si optò quindi per un altro tracciato con il collegamento tra Roma e Ancona. Ma la lungimiranza degli antichi amministratori continuava a ritenere valida ed indispensabile, per la valorizzazione delle aree interne, il progetto elaborato dallo Stato Pontificio e quindi, completata l’unità d’Italia, si continuò a discutere sulle modalità di realizzazione di questa fondamentale infrastruttura, decidendone finalmente la realizzazione. Purtroppo, quasi in corso d’opera, sorsero delle complicazioni e da allora non se ne fece più niente. La nostra associazione, quindi, convinta della necessità di far uscire dall’isolamento la città di Ascoli, ritenne opportuno, ogni anno, organizzare un incontro per commemorare quel comizio del 1903. La commemorazione si pone come una timida fiammella per tenere viva la speranza della realizzazione di questo vitale collegamento tra i due mari – prosegue Rinaldi -. Questa speranza si è consolidata, poi, per merito di entusiasti sognatori, tra cui l’architetto Guido Benigni e l’avvocato Paola Romanucci, che hanno costituito insieme ad altri un Coordinamento per la realizzazione della Ferrovia, riuscendo ad avere il sostegno di gran parte degli amministratori del territorio, tra cui il sindaco di Ascoli, e quello di oltre 10mila cittadini, ottenendo inoltre un primo risultato concreto e cioè la destinazione di una cifra adeguata per la realizzazione di un primo studio di fattibilità. Sembrava che tutto si potesse avviare su un binario scorrevole. Invece, i fondi che dovevano servire per l’effettuazione di questo studio, sembra che siano scomparsi, forse perché utilizzati per altre emergenze. E della ferrovia non se ne è più parlato".
All’incontro di oggi, oltre a Gaetano Rinaldi di Italia Nostra, parteciperanno anche gli esperti Carlo Clementoni, Gabriele Bariletti e Michele Picciolo.
Matteo Porfiri