PEPPE ERCOLI
Cronaca

Femminicidio di Ascoli, chiesta la perizia psichiatrica per il killer

Massimo Malavolta ha ucciso la moglie Emanuela Massicci nella loro abitazione di Castignano il 19 dicembre scorso. Potrebbe aver agito sotto l’effetto di sostanze stupefacenti

Emanuela Massicci (a sinistra) e Massimo Malavolta (a destra), al centro la salma portata via

Emanuela Massicci (a sinistra) e Massimo Malavolta (a destra), al centro la salma portata via

Castignano (Ascoli), 2 gennaio 2025 – L’avvocata Saveria Tarquini ha presentato un’istanza al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Ascoli per richiedere una perizia psichiatrica su Massimo Malavolta, il 48enne di Castignano che la notte del 19 dicembre scorso ha ucciso la moglie Emanuela Massicci nella loro abitazione di Castignano.

L’accertamento è volto a valutare la capacità di intendere e di volere al momento del fatto e a stabilirne l’imputabilità. La richiesta, sulla quale dovrà a stretto giro pronunciarsi il giudice, si basa sul fatto che l’uomo avrebbe agito sotto l’effetto di cocaina, sostanza che assumeva occasionalmente, e soffriva di problemi psichici pregressi. Poco più di un anno fa, Malavolta era stato sottoposto ad accertamento sanitario obbligatorio all’ospedale di San Benedetto. Dopo le dimissioni, era stato preso in carico dal Centro di Salute Mentale di Ascoli, dove si recava per ricevere assistenza, spesso accompagnato dalla moglie. Nonostante alcune difficoltà, la donna non aveva mai sporto denuncia nei suoi confronti.