Falcioni e Di Buò, scoppia il caso delle nomine

A Castel di Lama il Pd si divide tra sostenitori di Falcioni e Di Buò. I primi criticano la candidatura di Di Buò, ex Italia Viva, e puntano su Falcioni per una coalizione Pd-M5s. La mozione propone focus su lavoro, sanità, scuola, clima e riorganizzazione del circolo lamense.

Falcioni e Di Buò, scoppia il caso delle nomine

Falcioni e Di Buò, scoppia il caso delle nomine

Castel di Lama, si spacca il Pd. A parlare sono i tesserati che hanno sostenuto Stefano Falcioni. "Nonostante l’obiettivo fosse riunire la sezione lamense – dichiarano –, non abbiamo ritenuto costruttivo sostenere la candidatura di Di Buò, che soltanto pochi mesi fa era dirigente di Italia Viva. E’ stata fatta eleggere una segretaria che non ha mai militato nel Pd. Di Buò è sostenuta dai tesserati Pd provenienti dal comitato Castel di Lama 20.23 e dal vecchio Pd lamense, che non riconoscono il ruolo degli assessori Falcioni e Vagnoni riconosciuti dalla commissione regionale e dal segretario provinciale Francesco Ameli, e quindi si prefigge di collocarsi all’ opposizione dell’attuale amministrazione comunale. Noi abbiamo deciso di rimanere coerenti con la strada intrapresa nel 2021, un dialogo per la gestione dei fondi Pnrr destinati a Castel di Lama, abbiamo iniziato a lavorare per creare una coalizione a trazione Pd-M5s. Per questo abbiamo deciso di ricandidare l’ex segretario ed attuale assessore comunale Stefano Falcioni, grazie al suo lavoro ed impegno oggi due tesserati Pd sono in giunta mettendo fine ad anni di buio. La mozione che abbiamo preparato, con la partecipazione dei 50 iscritti alterna grandi temi di carattere nazionale con focus sul lavoro, riconoscendo gli errori del passato quando il Pd guidato da Renzi abolì l’articolo 18. Continuando le battaglie su salario minimo, rafforzamento di sanità pubblica e scuola pubblica, contrarietà ad autonomia differenziata e premierato ed impegno per favorire misure per affrontare crisi energetica ed emergenza climatica. Arrivando all’importantissimo indirizzo politico per riorganizzare il circolo lamense dove il Pd dovrà impegnarsi per essere baricentro ed anello di giunzione tra l’ala sinistra e la parte centrista dello schieramento".