REDAZIONE ASCOLI

Ex Ballarin, ecco finalmente come sarà il giardino inclusivo

Presentato progetto per giardino inclusivo nell'ex stadio Ballarin, finanziato da Fondazione Carisap. Burocrazia e approvazioni in corso per la realizzazione.

È stato finalmente presentato in maggioranza, l’elaborato relativo al ‘giardino inclusivo’ che verrà realizzato all’interno dell’ex stadio Ballarin. Il progetto è stato illustrato nella riunione andata in scena martedì scorso, ma per arrivare alla stesura finale saranno necessari altri step, fra i quali la presentazione del disegno alla Fondazione Carisap, che lo finanzierebbe con uno stanziamento di 450mila euro. Come verrà la nuova area? Il giardino con verde e attrezzature ludiche si raggiungerà dall’ingresso sud ovest e verrà posizionato in quella che era la parte centro-occidentale del vecchio stadio. La porzione dedicata a questa zona si estenderà per circa 780 metri quadrati, e al suo interno verranno posizionati giochi fruibili da tutti. All’ingresso del giardino, per identificarlo rispetto al resto del parco, dovrebbe essere affissa una targa con cui sia possibile collegare il progetto alla Fondazione Carisap. Il percorso non finisce qui. Qualora la Fondazione desse l’ok al progetto, questo verrebbe esposto in un’apposita commissione. Quindi si procederebbe con la redazione del progetto esecutivo, che andrà approvato in consiglio comunale. Considerati tutti i passaggi, è escluso che il tema venga proposto nell’assise di fine anno. Una volta portata a termine la burocrazia, bisognerà attendere la chiusura del cantiere relativo ai lavori appaltati nel 2023, dopodiché si potrà assegnare la realizzazione di questa nuova opera. Insomma, anche questa parte della ramificata operazione Ballarin sembra essere giunta a un punto di svolta. Ciononostante, sono ancora in molti, fra i banchi della minoranza, a chiedere con forza maggiore chiarezza sul futuro di questo enorme parco: un’area che, è stato detto più volte, sarà la porta di San Benedetto per chi viene da nord. Per ora si sa che l’idea progettuale prevedeva l’abbattimento della curva sud, nord, e della tribuna est. Il manufatto storico verrà sostituito da padiglioni al cui interno saranno realizzate delle sale polifunzionali e probabilmente un’area commemorativa della Samb e del Ballarin stesso. Il disegno iniziale prevedeva anche la realizzazione, sopra i padiglioni, di una terrazza. All’interno del perimetro venivano inclusi corsi d’acqua, cascatelle, pergolati, percorsi con strutture leggere. Di sicuro gli ingressi, a sud, saranno due: uno all’angolo con via Morosini e uno all’intersezione con via Marchegiani. Finora è stata progettata la parte sud del Ballarin, mentre la metà campo nord è ancora da definire: si era pensato, fino ad alcuni mesi fa, di mettervi un’area per piccoli eventi, magari sfruttando un rialzo del terreno per creare ‘spalti naturali’. Non è detto, però, che l’idea sia percorribile. Finora sono stati stanziati 2.680.000 euro, cui vanno aggiunti, appunto, i 450mila della Fondazione Carisap.

Giuseppe Di Marco