
La Guardia di Finanza durante i controlli (Archivio)
Ascoli Piceno, 27 settembre 2016 - La Guardia di finanza di Ascoli Piceno ha scoperto una maxi frode fiscale da 662 milioni nel settore del commercio di prodotti informatici, toner e cartucce. L’operazione, denominata “Fast Print“ è partita dal sequestro di accessori per l’informatica contraffatti. All’Erario sarebbero stati sottratti 396 milioni di euro di ricavi, 109 milioni di euro dovuti per l’Irap e 8,5 milioni di euro di costi indebitamente detratti, 1,5 milioni di euro di ritenute non operate o non versate, in aggiunta alle correlate violazioni all’Iva per 147 milioni di euro. Le società coinvolte sono 78, di cui 2 qualificate quali “cartiere” ed altre 76 attive nei settori del commercio di prodotti di consumo informatici, dislocate in mezza Italia: Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.