DANIELE LUZI
Cronaca

’Ero un bullo’, una lettura importante in classe

Gli anni delle medie sono caratterizzati da atteggiamenti provocatori e aggressivi come allagare il bagno della scuola, impiastrare di colla...

Gli anni delle medie sono caratterizzati da atteggiamenti provocatori e aggressivi come allagare il bagno della scuola, impiastrare di colla vinilica un compagno timido e indifeso, rubare biciclette, fare incursioni al centro di Milano dove si divertiva, insieme alla baby gang di Quarto Oggiaro, a spaventare i coetanei "per bene". Alle superiori, poi, iniziarono le rapine in banca che gli costarono il carcere. Ma proprio qui, al carcere minorile "Beccaria", Daniel incontra don Claudio Burgio, il cappellano, responsabile della comunità Kayròs a cui è affidato. La fiducia che gli viene accordata lo aiuta pian piano a rinascere e a guardare la vita da una nuova prospettiva. Grazie all’aiuto di don Claudio si iscrive all’università, si laurea e oggi lavora come educatore nella stessa comunità che lo aveva accolto. La storia vera di Daniel Zaccaro, raccontata dallo scrittore Andrea Franzoso nel romanzo biografico "Ero un bullo", ci ha coinvolto molto grazie alla lettura che ne stiamo facendo in classe. Infatti, negli ultimi mesi, a scuola, stiamo trattando molto bene il tema del bullismo e siamo aiutati a riflettere sulle cause e su come comportarci in difesa di chi viene maltrattato e offeso. Grazie alla storia di rinascita, amicizia e amore per la vita di Daniel possiamo affermare, come egli stesso, che "nella vita non esiste un copione già scritto: fino all’ultimo puoi decidere di cambiare il finale".