AMALIA APICELLA
Cronaca

Emanuela Massicci e la lunga scia di sangue: chi era la donna uccisa dal marito ad Ascoli

L’ultima vittima di femminicidio era una maestra di Castignano. La comunità sotto choc: “Una donna buonissima, in paese circolavano voci sulle violenze”

A sinistra, Emanuela Massicci, maestra di 45 anni, che è stata uccisa dal marito, Massimo Malavolta; a destra, la casa in cui si è consumato il femminicidio

A sinistra, Emanuela Massicci, maestra di 45 anni, che è stata uccisa dal marito, Massimo Malavolta; a destra, la casa in cui si è consumato il femminicidio

Castignano (Ascoli Piceno), 19 dicembre 2024 – Un altro femminicidio, l'ennesimo. Quello in cui Emanuela Massicci, maestra di 45 anni, è stata uccisa dal marito, Massimo Malavolta, che ha poi tentato il suicidio, mentre i figli di 10 e 11 anni erano nella stanza accanto. Questa volta è successo a Ripaberarda di Castignano, in provincia Ascoli Piceno, alle prime luci del 19 dicembre, neanche un mese dopo il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e cinque giorni prima di Natale. Proprio stasera, 19 dicembre, i piccoli avrebbero avuto la tradizionale recita a scuola prima delle vacanze invernali.

Alle parole del sindaco di Castignano, Fabio Polini, che ricorda Emanuela come “una mamma presente, attenta, che seguiva i suoi figli”, si aggiungo quelle di una piccola comunità sotto choc e indignata. In cui tutti conoscevano la vittima e nitida emergeva anche la figura del carnefice. Emanuela faceva la maestra, era la figlia del proprietario dell'osteria del Pelo di Ripaberarda, “una donna buonissima – racconta un’amica di famiglia –. Circolavano voci di paese sulle violenze". Paese in cui la rabbia sale, assieme allo sdegno e alla disperazione: “Nell’ultimo periodo si erano isolati. Avrebbe dovuto denunciarlo prima”, dicono. 

"Quando ci siamo incontrati la signora non mi aveva mai manifestato nulla – prosegue il primo cittadino, Fabio Polini –. I famigliari sono completamente sconvolti, i bambini sono con i nonni materni. Ora è difficile trovare parole".

Donne uccise nelle Marche, la lunga scia di sangue

Quello di Emanuela Massicci è il settimo femminicidio che nel 2024 si è consumato nelle Marche e si inserisce in un'agghiacciante conta nazionale di 94 casi (a cui si aggiungono i 48 tentati femminicidi).  La vittima precedente – tra i femminicidi consumati in regione nell’ultimo anno – era stata Ana Cristina Correia Duarte, uccisa a Pesaro il 7 settembre. Mamma di tre figli, 38 anni, anche lei uccisa a coltellate dal marito 53enne Ezio Di Levrano, come Emanuela. 

Esattamente due mesi prima, il 7 luglio 2024, Giuseppe Paolorossi, 92 anni, si è gettato con l’auto nel lago a Montefano (Macerata). Sul veicolo c’era anche la moglie Rita Caporaletti, 84 anni. Entrambi morti. 

Luisa Marconi è stata strangolata con un cordino, uccisa assieme al marito a Fano, il 24 giugno scorso, nella casa che avevano perso all’asta. A confessare era stato il figlio, Luca Ricci.

Ornella Veschi, 87 anni di Senigallia (Ancona), è stata ammazzata il 17 giugno 2024 dal figlio, che le ha sparato. Il cadavere di Loredana Molinari è stato trovato il 15 maggio scorso a Chiaravalle (Ancona), a terra ma con ferite alla testa e parecchio sangue.  Palma Romagnoli, malata di Alzheimer, è stata ammazzata a Corridonia (Macerata) il 31 marzo 2024 dal marito, che le ha sparato per poi uccidersi.